Ieri il Commissario della legge Adriano Saldarelli ha emesso la sentenza nel procedimento penale che vedeva imputato il gendarme Massimiliano Capicchioni.
Lo stesso è stato assolto perché il fatto non costituisce reato da un episodio di lesioni, mentre è stato condannato a 6 mesi con pena sospesa e al risarcimento del danno per un altro residuo episodio anch’esso di lesioni, nello specifico uno schiaffo (condanna a 6 mesi con pena sospesa, e al risarcimento del danno, ndr.).
Nel processo erano costituite parti civili la parte lesa e l’avvocatura dello Stato.
Con riferimento al reato di stalking – atti persecutori – il militare è stato assolto perché il fatto non sussiste.
“Quanto sopra – fanno sapere gli interessati da noi sentiti – viene reso noto essendo l’imputato stato oggetto, fin dall’inizio delle indagini, di una gogna mediatica volta a screditare la sua figura ed il suo ruolo e che lo avrebbe condannato ancor prima dell’odierno giudizio sulla base di una versione di parte che contestava atti persecutori risultati nel processo inesistenti”.
La difesa dell’imputato è stata sostenuta dagli avvocati Cecilia Cardogna del foro di San Marino e Michela Vecchi del Foro di Rimini.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo