Il battage pubblicitario scatenato sul secondo crocifisso di San Marino (detto anche questo di Michelangelo) mira a realizzare molto di più di quanto incassato dal primo: solo 3,5 milioni di euro pagati dallo Stato italiano su proposta dell’ex ministro Bondi.
Insomma ancora una volta corre la bufala
del crocifisso attribuito a Michelangelo che sarebbe ancora una volta quello di San Marino, in attesa di essere affibbiato per soldi veri a
qualche finto credulone pronto
ad attingere a una borsa pubblica.
Questa volta però il prezzo sale. Anche perché è stato richiesto, con rogatoria, addirittura dalla Procura di Torino!
Di quanto sale?
Lo si apprende da Il Resto del Carlino San Marino: il Cristo agli atti della rogatoria viene valutato per 55 milioni di euro.
Anche questo volta interventi e dal Vaticano e dalle autorità di San Marino. In queste circostanze anche se i soldi sono pubblici, le mediazioni sono private.