Rassegna Stampa – L’Informazione di San Marino, editoriale di Marino Cecchetti: “Patuelli e il Lussemburgo”
MARINO CECCHETTI. 25 gennaio u.s., Teatro Titano, Tavola rotonda: “Unione Europea: visione, strategia e azione”. A proporla l’Associazione Bancaria Sammarinese (Abs). Fra gli invitati Antonio Patuelli, già giornalista e politico.
Patuelli si è imposto come professionista – del settore bancario e finanziario italiano – alla guida del Gruppo Bancario La Cassa di Ravenna; dal 2013 è ininterrottamente Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi).
Patuelli è venuto a dirci: «Sarete il nostro Lussemburgo». Lo si è letto nel titolo di un vistoso articolo di Il Resto del Carlino. Insomma, fra San Marino ed Ue, Patuelli prefigura “un rapporto foriero di vantaggi reciproci”. E ha poi rincalzato l’affermazione, nel caso che qualcuno la ritenesse una boutade tirata fuori per ingraziarsi l’uditorio. No. La sua è una convinzione già precedentemente maturata. Lui stesso ci ha tenuto subito a farcelo sapere. «Mi sono appassionato alla vostra storia e per me è una gioia venire qui. Oltre quindici anni fa in un primo incontro sostenni, da amico di San Marino, che se la Repubblica si integrava sempre più con l’Unione Europea sarebbe potuta diventare la Lussemburgo dell’Europa del Sud».
E dopo il Lussemburgo Patuelli ha citato l’Irlanda come altro esempio di Paese che San Marino potrebbe prendere come modello per ‘irrobustirsi’ con la «concorrenza fiscale» (!!!) all’interno della stessa Ue.
Purtroppo San Marino non è un Paese fondatore della Ue come il Lussemburgo. E nemmeno è fra quelli che sono entrati a farne parte successivamente, come l’Irlanda. Nemmeno ha alle spalle, a proteggerlo, uno Stato della Ue ‘schieratissimo’ come la Francia verso Monaco oppure un pool di Stati come lo Spazio Economico Europeo verso il Liechtenstein.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino
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