Accordo di associazione all’Ue per San Marino, Nicola Renzi (Rf): “O lo si chiude in pochi mesi o ci vorranno ancora anni”

Accordo di associazione all’Ue per San Marino, Nicola Renzi (Rf): “O lo si chiude in pochi mesi o ci vorranno ancora anni”

Il capogruppo di Repubblica futura, Nicola Renzi, a tutto campo: “Ue, o si chiude l’accordo in pochi mesi o ci vorranno ancora anni”

ANTONIO FABBRI – Accordo Ue, debito pubblico, riforma dello statuto di Banca Centrale. E ancora Npl, politiche sociali e possibili scenari politici futuri.

Il capogruppo di Repubblica futura, Nicola Renzi, traccia il quadro dei problemi sul tappeto e sull’attualità politica in una intervista a tutto campo.

Accordo di associazione europea, dopo la presa di posizione dei tre enti regolatori del settore bancario e finanziario… si mette male?

“Siamo nuovamente al termine di una legislatura, a San Marino e per il Parlamento europeo. O si chiude l’Accordo di associazione europea in pochi mesi o ci vorranno ancora anni. È normale in queste circostanze che vi siano interessi contrapposti, sensibilità di singoli Stati e lobby che possono vedere nell’accordo una riduzione delle proprie sfere di interesse. L’odg che è stato recentemente approvato dalle Commissioni Esteri e Finanze del Consiglio ci soddisfa. Abbiamo fatto squadra per difendere il Paese e arrivare all’obiettivo. Una cosa è certa: senza il pieno supporto di Mef e Banca d’Italia, la partita sull’inclusione del sistema bancario e finanziario non si risolverà”.

Npl, sapevate che ammontavano a un miliardo? E poi sono un peso o un affare? “La cartolarizzazione degli Npl è una necessità inderogabile. Sono ormai tre legislature che si discute di questo problema. Non abbiamo preclusioni, ma due aspetti vanno valutati con estrema attenzione.

A-la garanzia dello Stato. Non possiamo trovarci a dover perdere nuovamente soldi pubblici dopo esserci già dissanguati per sostenere il sistema bancario e finanziario.

B-la crisi sociale che potrebbe scatenarsi dalle esecuzioni sui creditori.

Due temi ineludibili che devono essere gestiti nella maniera più trasparente e corale possibile dalla politica. Per ora purtroppo il tema pare gestito solo da qualche tecnico e dalla Banca Centrale, così proprio non va”.

Banca Centrale, avete proposto un progetto di legge per modificare lo statuto. E’ davvero urgente? E poi c’è chi sostiene che l’abbiate proposta per cacciare la presidente Tomasetti… “Abbiamo sempre sostenuto un principio: nei gangli chiave del sistema devono esserci dei Sammarinesi o almeno dei residenti. Dunque la rappresentanza legale di BCSM dovrebbe esercitarla un nostro concittadino (il passato ci ha mostrato quali sono i rischi di non agire così). Inoltre siamo in un impasse inaccettabile. Due membri del Condir se ne sono andati sbattendo la porta, il Consiglio Grande e Generale ha fatto delle nomine ed il Collegio Sindacale si è permesso di scegliere chi fare entrare e chi no. Siamo convinti che questa storia vada risolta e che a far parte del Condir debba essere il membro nominato da Rete e non la Presidente”.

A proposito, i rapporti coi servizi segreti, whatsapp con la Gdf e le “soffiate” non vere su professionisti sammarinesi, le testimonianze non proprio coerenti della presidente di Bcsm… forse qualche riflessione da parte di tutti la imporrebbero. Lei che dice? “Aggiungo il caso del ‘verbale cambiato’ che ha dato altri soldi al CIS (vedi commissione di inchiesta). Qualche riflessione? Mi stupisco che sui temi che ha detto non siano state aperte indagini. In tempi normali la politica avrebbe fatto quadrato e avrebbe risolto la questione in due secondi. Noi continuiamo a difendere la nostra Repubblica, a pretendere che chi viene a lavorarci rispetti Cittadini ed Istituzioni. Siamo continuo oggetto di attacchi, probabilmente prezzolati, ma questo ci fa piacere. Ormai i Sammarinesi hanno capito ed anche la stragrande maggioranza dei Consiglieri, anche se di partiti diversi dal nostro. Hanno capito anche che i risultati sono assai deludenti. Ricordate il memorandum con Banca d’Italia, promesso e dato per imminente orami anni fa? E i bilanci di BCMS? Ed il rilancio del sistema bancario? E i rapporti con le autorità di regolazione europea e la BCE? Siamo davvero a zero”.

Battete spesso sulla necessità di interventi di sostegno sociale alle famiglie, ma è proprio vero che il governo non ha fatto nulla su questo? “Siamo stati i primi ormai più di un anno fa a porre il tema del pouvoir d’achat. Lo dico in francese perché, ad esempio, tutta la campagna presidenziale francese fu incentrata su questo. Ed in Italia oggi è sempre più all’ordine del giorno. Da noi? Nulla. Il Governo ha addirittura aggravato la situazione, si veda ad esempio il caos bollette. Il contratto del pubblico impiego è fermo da più di 10 anni. Giusto, se l’inflazione è a zero, insostenibile se è quasi al 10. E questo vale anche per altri contratti rimasti indietro. Per non parlare degli ostacoli che il Governo ha voluto mettere alle imprese, si pensi alle modifiche sull’amministratore o sulla solidarietà famigliare. Su tutti questi temi abbiamo presentato decine di emendamenti, anche recentemente (assestamento di bilancio) tutti bocciati!”

Siete contrari alle residenze fiscali non domiciliate, però non si può neppure dire sempre “no” a tutto, non crede? “Guardi io rilancio. Ho sempre sostenuto personalmente che San Marino dovrebbe dotarsi di un programma citizenship by investment, sul modello di tanti altri stati europei. Penso dovremmo progettare un programma concreto di infrastrutture turistiche, decidere le aree in cui realizzarle e poi fare un serio bando internazionale affidandoci ad agenzie che per mestiere matchano chi ha i terreni, chi vuole investire nel costruire e chi nel gestire le strutture turistiche. Credo che dovremmo valutare la fattibilità di un impianto di termovalorizzazione sul territorio (un governo serio dovrebbe presentare costi e benefici alla popolazione e poi farla scegliere consapevolmente). Se vuole continuo. Il fatto è che tutte le maggioranze si sono arenate o su sensibilità diverse (quella della passata legislatura) o su una incapacità e approssimazione dilagante (quella attuale). Così non si può continuare. Il Paese non solo è fermo, sta regredendo”.

Con il debito come la mettiamo? “Male! Era inevitabile, ma avremmo voluto maggiore trasparenza. Oggi va gestito. Bisogna creare un ufficio del debito, bisogna progettare le strategie per renderlo sostenibile. Non possono essere solo misure recessive, tagli, ma non possiamo neppure far credere ai Cittadini che qualche sacrificio non sarà necessario. Ci vuole un percorso alla fine del quale potremo dire davvero di stare meglio di quanto stiamo oggi. Se poi i Sammarinesi vogliono dare ancora retta a chi fa le campagne elettorali al grido “stavamo bene” poi si scopre che addirittura non ottempera al codice etico per non dichiarare i suoi debiti… auguri!”

Politicamente c’è chi sostiene che siate isolati. Voi come vi sentite? “Mai così corteggiati e cercati. Quasi da arrossire (ride sornione, ndr.). Con le opposizioni c’è ormai un coordinamento costante nell’esercizio del nostro ruolo consiliare. Con i partiti della maggioranza ci sono dialoghi informali continui (certo non con tutti, c’è un limite a tutto!). Noi diciamo chiaramente le cose che ci piacciono (es: legge sull’editoria, recente odg su UE…) e quelle che non ci piacciono… siamo all’opposizione, questo è il nostro dovere: controllo e proposta”.

Il Segretario Dc ha detto che ripartirà dalla attuale alleanza di governo… e allora le prossime elezioni saranno la copia delle precedenti? “Intanto le prossime elezioni le decideranno i Sammarinesi. Il segretario della DC ha rimosso dei veti dicendo di voler parlare con tutte le forze politiche, lo registriamo con soddisfazione. Poi ha affermato che il punto di partenza è questa maggioranza. Bene, lasciamo volentieri il posto a qualcun altro. Questa è la maggioranza più debole che si sia mai vista, inconcludente, piena di risse interne, di rivendicazioni, di mercanteggiamenti, senza idee. La prossima legislatura sarà forse la più difficile dalla metà del secolo scorso. Vedo solo due alternative: o una maggioranza coesa, magari anche risicata nei numeri, ma con le idee estremamente chiare, oppure un governo di emergenza per salvare il Paese. Noi le idee chiare le abbiamo, siamo pronti a confrontarci con serietà con le altre forze politiche e prima con i Cittadini. Se qualcuno pensa ancora ai teatrini della politica, alle somme di singoli partitini, alla creazione di nuove listezattera per passare lo sbarramento, vive in un’altra era geologica e i Sammarinesi sapranno fare le loro valutazioni”.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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