L’Informazione di San Marino, Marino Cecchetti: “Quel debito pubblico”
MARINO CECCHETTI – Il nostro debito pubblico fu classificato “insostenibile” nel 2020 dal Fondo Monetario Internazionale.
Quant’è? Mancano i dati. B. Tabarrini (ex direttore di Asset Banca) su Repubblicasm (26 agosto) li ha chiesti ai Governanti: “Fate un comunicato stampa anche breve, di due paginette dove spiegate con grafici l’evoluzione del debito pubblico da fine 2019 a fine 2023”.
Si stima che ammonti a 1,5 miliardi di euro, 45mila a cranio quasi.
Lo si deve in massima parte ai furfanti – nostrani e non – del settore finanziario usi a intascare gli utili e – d’accordo con politici e Banca Centrale – scaricare le perdite sullo Stato. All’elenco dei casi compilato da Rete e Movimento Democratico San Marino Insieme nel 2017 (Banca del Titano, Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese, Euro Commercial Bank, Asset Banca) con atti specifici, a cominciare da quello BDT dello studio Mularoni, vanno aggiunti almeno San Marino International (Smi) e Credito Industriale Sammarinese).
Da ogni caso un peso per lo Stato.
Negli uffici dell’Unione Europea circola una “lettera” preoccupante (*). La Tabarrini (sotto il titolo: “Il rischio che il debito pubblico superi il fatturato dello Stato”) ha scritto: “i richiami” da Bruxelles “saranno sempre più severi”.
La scorsa settimana, altra mazzata. Si è saputo da giornali di Milano e di Brescia che lo Stato è garante nella cessione dei crediti, difficilmente recuperabili (Npl), delle nostre banche. Quasi un miliardo di euro. “Oltre a Jp Morgan e Guber in campo anche Orrick e [studio] Mularoni”. Un anno fa, su questo giornale, un ben informato: Npl? Ai “soliti maneggioni”! Come dire: altri pesi sul debito pubblico, già pauroso.
Marino Cecchetti
(*) “molto, molto stupida”, D. Oddone, La Serenissima, giovedì scorso.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato dopo le 21