Rf: “Composizione del Consiglio direttivo di Banca Centrale non conforme allo statuto pesanti dubbi di legittimità”. Con una lettera alla Reggenza e agli organi interessati, solleva la grave irregolarità: “Riteniamo l’istituzione che vigila sul sistema finanziario debba per prima rispettare le norme”
Pesanti dubbi di legittimità nella composizione, e nella conseguente attività, del Consiglio direttivo di Banca Centrale, dopo le nomine del 23 aprile scorso. Motivo: il mancato rispetto dello Statuto di Bcsm che prevede una composizione, nel massimo organo dell’autorità di vigilanza sul sistema bancario, con una maggioranza dei componenti cittadini sammarinesi o residenti. Da allora, dopo le dimissioni di Giacomo Volpinari, così non è, e la situazione si è aggravata con le dimissioni di Antonella Mularoni, motivate dalle “interlocuzioni informali” avute dal presidente di Bcsm, Catia Tomasetti, con la Guardia di Finanza di Roma nelle quali tirava in ballo, con affermazioni rivelatesi non vere, due professionisti sammarinesi, gli avvocati Luigi Mazza e Antonella Mularoni appunto, che hanno entrambi smentito le affermazioni della Tomasetti. (…)
Anche se maggioranza e governo hanno finora deplorevolmente taciuto, a essere chiari sono i numeri che non tornano nel direttivo di Banca Centrale e che pongono al di fuori del rispetto del proprio Statuto l’Ente che è chiamato a fare rispettare al sistema bancario le regole e che si rivelerebbe, invece, il primo a non rispettarle, stando a quanto denunciato dal gruppo consiliare di Repubblica futura ai soggetti competenti. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
