Angelica Bezziccari – L’Informazione di San Marino: Gare d’appalto pubbliche la finanziaria ancora cincischia /
La legge di bilancio rimanda di altri sei mesi l’adeguamento in materia ai famosi standard internazionali
Gare d’appalto? Forse, un giorno. E’ quello che dice la recente legge di bilancio approvata a fine 2013.
Bandi di concorso e appalti non sono mai stati tanto frequenti a San Marino, anzi. Spesso i lavori pubblici o le forniture di beni o servizi sono state assegnate in totale discrezionalità, più volte denunciata da cittadini e movimenti politici, nella migliore delle ipotesi secondo il principio di “licitazione”, ovvero una gara d’appalto su invito, in cui lo Stato sceglie i partecipanti alla gara d’appalto. Proprio per questo viene definita “licitazione privata”. E’ questo ad esempio il caso della ditta Alfasystem, a cui sono stati destinati 400.000 euro per l’acquisto del “nuovo centro dati”.
A sollevare il caso specifico è Sinistra Unita. Ma spesso si ha anche a che fare con incarichi professionali, assegnati anche qui con un criterio totalmente discrezionale. In tale contesto difficilmente a prevalere è la convenienza e l’economicità. Ma cosa dicono le normative sammarinesi? “La legge sul contratto di fornitura o somministrazione della pubblica amministrazione e degli enti pubblici” risale al 27 marzo 2002, e nell’articolo 19, si specifica che “gli strumenti al quale la Pubblica Amministrazione deve fare ricorso per procedere all’assegnazione del contratto di fornitura o di somministrazione, normalmente sono il pubblico incanto ovvero l’asta pubblica, la licitazione privata, l’appalto concorso, ma eccezionalmente, secondo le disposizioni previste dal regolamento, può ammettersi anche la trattativa privata”. (…)