La Banca Centrale della Repubblica di San Marino pare essere nata in un contesto tutt’altro che adamantino non solo per l’acquisto della sede.
I giudici del Conto Mazzini si sono espressi in termini piuttosto preoccupanti sul rapporto fra i promotori di Banca Commerciale Sammarinese e la impostazione di Banca Centrale.
Ora emerge il sospetto che il bonifico emesso (a quel che si era finora ritenuto) da Bcs, in un periodo di sospensione dei pagamenti, a favore della Finanziaria Infrastrutture di Claudia Minutillo e altri veneti, forse in effetti potrebbe essere partito da Bcsm, direttore Mario Giannini.
Nel caso, Bcs ha coperto detta -diciamo così- detta anticipazione oppure -ecco il sospetto- oppure anche questa somma è finito nel calderone dell’esborso dello Stato per l’operazione di ‘ingegneria finanziaria‘ (così fu definita dal dr. Giannini) Bcs-Asset Banca?
Non sarebbe questo l’unico caso di anticipazione di soldi da parte di Bcsm a banche che poi non li hanno restituiti. Si ricorda ad esempio -altro scandalo?- il versamento forse di 5 milioni a favore di San Marino International Bank (Smib), cioè la ex Banca del Titano, poi ‘fatto coprire’ in massima parte da Banca di San Marino.