La riforma tributaria che la classe politica della Repubblica di San Marino si accinge ad approvare in Commissione Finanze costituisce uno schiaffo ai contribuenti onesti.
E’ uno schiaffo ai contribuenti onesti mantenere la segretezza sui beneficiari effettivi di azioni e quote societarie e sui proprietari di beni perfino immobiliari, attraverso fiduciarie sammarinesi e non sammarinesi, società anonime di paesi offshore, eccetera. Quei redditi,se mai emergeranno, per detti privilegiati non faranno comunque cumulo con gli altri redditi.
Fra l’altro, in questo modo si perpetua quel sottobosco che fa della Repubblica la pecora nera, fra gli Stati del Consiglio d’Europa, nella lotta alla corruzione. Lotta alla corruzione che in effetti a San Marino deve ancora partire come ha certificato la recente rilevazione degli esperti del Greco.
Lo si perpetua quel sottobosco nonostante che le recenti indagini avviate in numerose procure italiane (Decollo
Money, Staffa, Criminal
Minds, Black hawks) abbiano dimostrato che vi si è annidata la malavita organizzata italiana nelle varie forme: ‘ndrangheta, camorra, sacra corona unita.
Si prevede che la riforma fiscale sarà varata a favore dei ‘diversamente onesti‘ con una maggioranza bulgara come è avvenuto per le precedenti furbate politiche sulla prima – falsa – abolizione e sulla seconda – altrettanta falsa – abolizione delle società anonime. Entrambe false abolizioni, perché hanno cassato le società anonime ma non l’anonimato societario, mantenuto, appunto, attraverso le fiduciarie.
Le fiduciarie sono la linea del Piave a difesa del sistema quo ante, come del resto era emerso dalla difesa stizzita da parte dell’establishment sammarinese alle osservazioni, in proposito, del Sottosegretario Viale.
OGGI
–
GIORNALI PARLANO
DI …
Marino di N. Montebelli
di Ranfo