Alleanza riformista respinge le polemiche: “Vogliamo che tutti i cittadini di San Marino, anche coloro che vivono all’estero, abbiano la possibilità di esprimere il loro voto a giugno”

Alleanza riformista respinge le polemiche: “Vogliamo che tutti i cittadini di San Marino, anche coloro che vivono all’estero, abbiano la possibilità di esprimere il loro voto a giugno”

“Non vogliono far votare i nostri connazionali residenti all’estero. Il diritto di voto deve essere garantito a tutti, anche a chi vive all’estero. Nessuna forzatura”.

Lo dice Alleanza riformista, sottolineando in un comunicato che, “di fronte alle difficoltà che stanno già emergendo negli uffici dello Stato Civile, letteralmente ormai bloccato dalle numerose richieste, per la gestione dei rinnovi o del rilascio dei certificati elettorali e l’intasamento dell’ufficio da parte dei cittadini esteri venuti a San Marino in cerca di un documento, non si può non intervenire per garantire a tutti i sammarinesi, e in particolare a chi vive all’estero, il loro diritto al voto”.

Tra l’altro, “il legislatore, nell’indicare il requisito documentale, non ha prescritto un documento di identificazione in particolare e, tantomeno, indicato quale sia l’ufficio abilitato al rilascio del documento di riconoscimento”.

Alleanza riformista, inoltre, rende noto che “la legge indica il requisito del documento: ovvero il riconoscimento, quindi è indispensabile che presenti la fotografia del cittadino elettore e che si tratti di un documento rilasciato da un ufficio di Stato, tra i quali indubbiamente rientra il dipartimento Affari Esteri sulla cui carta intestata il corpo diplomatico sammarinese rilascia documenti muniti di fotografia; di qui il suggerimento, ma che non è nulla di nuovo, poiché già questo documento era stato utilizzato in passato per consentire di votare ai nostri concittadini, privi di altri documenti di identità sammarinesi”.

E ancora: “Del resto, si tratta di quello stesso documento che ordinariamente rilasciamo ai nostri concittadini che si trovino all’estero in situazioni di emergenza. Documento riconosciuto dagli altri Stati con i quali abbiamo rapporti diplomatici e con il quale il nostro concittadino oltrepassa i controlli di identità doganali del Paese in cui si trova per arrivare a San Marino. La soluzione, già più volte sperimentata in altre occasioni, soprattutto, referendarie, permette quindi ai cittadini che vivono all’estero, sprovvisti di un documento d’identità sammarinese, di essere identificati e muniti di un certificato provvisorio che permette loro di potersi recare alle urne e votare”.

“Chi si oppone a questa soluzione, che nella sua effettiva straordinarietà normativa permette il corretto svolgimento delle elezioni, ha come obiettivo solo quello di non fare votare i sammarinesi – manda a dire Alleanza riformista -. Togliere loro il diritto al voto. Farli sentire un corpo estraneo e lontano alle decisioni e alle scelte del nostro Paese. Occorre certamente che ogni soluzione trovi nelle strutture istituzionali responsabili, ampia collaborazione e fiducia. Occorre, anche e soprattutto, che i cittadini residenti all’estero che vogliono esercitare il loro diritto al voto si preoccupino di essere in possesso dei documenti necessari. Il voto è l’espressione più alta di una democrazia”.

“Difenderlo e favorirlo deve essere un impegno che coinvolge tutte le forze politiche e non può assolutamente e meschinamente essere oggetto di speculazioni o, peggio, di basse strumentalizzazioni. Alleanza riformista non accetta lezioni di democrazia, meno che meno richiami alla legalità. Siamo dalla parte dei cittadini e dei loro diritti. Vogliamo che tutti i sammarinesi abbiano la possibilità di esprimere il loro voto!”, dice infine Ar.

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