Truffe agli anziani a San Marino, denunciati 5 napoletani

Truffe agli anziani a San Marino, denunciati 5 napoletani

Quattro donne e un uomo, tutti residenti nel napoletano, sono stati denunciati per truffa commessa ai danni di un anziano di San Marino.

La denuncia era scattata il 5 aprile da un residente nel Castello di Città. In quei giorni infatti sono stati segnalati diversi casi del genere sul Titano, come avevamo dato conto in questo articolo.

Dalla attività d’indagine, la Guardia di Rocca, grazie anche alla collaborazione con le autorità italiane per il tramite dell’Ncb Interpol San Marino, ha segnalato all’Autorità giudiziaria 5 soggetti.

La modalità di azione è quella nota: un soggetto maschile contattava telefonicamente la vittima, spacciandosi per il nipote, e gli comunicava che aveva necessità di denaro per pagare una penale proveniente dal Tribunale di Rimini.

Allo stesso tempo la vittima riceveva ulteriori telefonate da un sedicente direttore dell’ufficio postale di Rimini, incaricato di recuperare la somma di denaro per il procedimento penale del nipote, comunicando che si sarebbe presentata una dipendente all’abitazione.
Poco dopo, all’abitazione del querelante, è infatti giunta la sedicente dipendente delle Poste, la quale, ritirava la cospicua somma di denaro, ben 10.000 euro.

Non solo: i truffatori hanno continuato a telefonare alla vittima per evitare che la stessa potesse contattare i familiari e le forze dell’ordine per capire la realtà delle chiamate.

La Guardia di Rocca ricorda che nessun operatore di Polizia o addetto degli uffici pubblici, in generale, contatta telefonicamente per richiedere il pagamento di verbali e/o procedimenti penali.

Ecco i consigli se si riceve questo tipo di telefonate:

  • chiamare la centrale operativa allo 0549 888888, 112 o 113 per spiegare l’accaduto e chiedere l’invio di una pattuglia, oppure recarsi presso la brigata della Gendarmeria più vicina. Non utilizzare altri numeri magari dati dagli stessi truffatori.
  • non dare mai soldi e beni. Le autorità di polizia o giudiziarie non prendono mai soldi in questo modo. Il pagamento di eventuali sanzioni avviene in modalità digitale.
  • chiedere il tesserino o il distintivo.
  • Non fare entrare in casa nessuno. I veri agenti convocano in brigata.
  • Comunicare alle forze dell’ordine ogni informazione utile quali sesso dell’interlocutore, tipo di richiesta, cadenza dialettale, e l’eventuale numero di telefono.

 

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