COMUNICATO STAMPA APAS
San Marino 30 Luglio 2012: Ancora due poveri cani vittime innocenti di una mano senza scrupoli, di un individuo senza coscienza e senza cuore. L’Associazione Sammarinese Protezione Animali ha appreso tristemente la notizia dei due Bulldog di proprietà della fa-miglia Berti di Serravalle, crudelmente uccisi da una mano spietata che ha colpito i due poveri animali nel recinto dell’abitazione. Abbiamo contattato la famiglia, invitandola a fornire agli inquirenti qualsiasi indizio o sospetto, minaccia, o quanto d’altro possa portare sulla pista dell’avvelenatore. Da quanto si evince sembra che non si tratti della solita mano assassina, quella che lo scorso anno ha avvelenato 30 cani senza pietà e che ha seminato il panico fra la popolazione. Si potrebbe invece trattare della rivalsa da parte di un conoscente della famiglia dei due animali, il quale avrebbe minacciato questa precisa intenzione in passato, tuttavia questo non ci tranquillizza, perché a farne le spese sono sempre gli animali, nostri insostituibili compagni di vita. Auspichiamo che le indagini portino presto a individuare il colpevole, che evidentemente non ricorda che anche a San Marino atti del genere sono puniti severamente dal Codice Penale. Allo stesso modo desta nell’APAS preoccupazione, qualsiasi iniziativa che preveda l’esibizione di cani, come le prossime che dovranno tenersi in agosto organizzate dal Kennel Club, il quale ci auguriamo, almeno questa volta, abbia preso le dovute precauzioni, allertando le Forze dell’ordine per una vigilanza preventiva e durante lo svolgimento degli eventi cinofili. Un’altra notizia che ha calcato le cronache in questi giorni riguarda il morso ad un orecchio da parte di un cucciolo di Golden Retriever a un bimbo di sei anni. L’episodio naturalmente ci è molto dispiaciuto per il trauma subito dal bambino, che forse a seguito di ciò potrà sviluppare in futuro un certo timore, se non addirittura paura verso i cani. Ci preme però ricordare, che il gioco fra cuccioli d’uomo e di cane, può comportare a volte anche questi episodi, perché il gioco per un cane, sotto l’aspetto zooantropologico, è il modo per misurarsi con un simile, anche quando il “simile” è un bambino, piuttosto inerme invece di fronte all’esuberanza di un cucciolo di buona taglia, che usa i denti con disinvoltura.
L’ Ufficio stampa APAS
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