Piscine, conti in rosso si va verso lo sciopero: “Lo Stato deve aiutarci”
NICOLA STRAZZACAPA – Un giorno di sciopero e una serie di istanze ai più svariati livelli istituzionali per non far “affogare” definitivamente le piscine nella tempesta (sanitaria ed economica) del Covid. La protesta è in programma domenica prossima, “una misura estrema decisa insieme al coordinamento nazionale dei gestori degli impianti”, spiega Roberto Veroni del coordinamento regionale, attivo da 20 mesi e che a gennaio si è costituito in associazione. A farsi portavoce delle richieste è invece il referente del coordinamento nazionale. “Fra le limitazioni anti-contagio e il caro-bollette è un dramma. Sono necessari interventi di sostegno per salvare un settore che solo in Emilia Romagna conta circa 30mila addetti e centinaia di migliaia di utenti”, spiega Luca Bosi chiedendo “un altro bando per ristori a fondo perduto e che venga rinnovato il bonus piscine”. Al governo, invece, la richiesta è di “un contributo da 150 milioni di euro per calmierare la situazione, l’estensione dell’ecobonus 110% agli impianti natatori e l’inserimento delle piscine da parte del ministero negli aiuti previsti per gli impianti energivori contro il caro-bollette”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna