Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino tratta diffusamente della questione dei frontalieri di San Marino, discriminati da un provvedimento del Governo contenuto nella finanziaria, avallato, in qualche modo, ‘nonostante le apparenze’, dai sindacati della Centrale Sindacale Unitaria.
Vigilia amara. “Stangata per i frontalieri”, ma la Csu avalla la discriminazione
Non è il caso di farsi il sangue marcio la vigilia di Natale, ma poiché le prese in giro non piacciono a nessuno e nel sacco dei doni ce ne saranno pochi per i frontalieri, le cose vanno dette come stanno.
Il sindacato, addirittura nello stesso comunicato, si scaglia contro il provvedimento che toglie il “fiscal drag” ai lavoratori italiani occupati sul Titano e allo stesso tempo fa sapere di aver firmato perché il drenaggio fiscale ci sia per i lavoratori dipendenti sammarinesi e per le pensioni. “Almeno quello è preso”, avranno pensato.
Ma il guaio è che così facendo si spezza il fronte dei lavoratori, tanto che davanti ad una cosa del genere il lancio di uova sarebbe da fare al Central Square.
Anzi, tutti i frontalieri dovrebbero togliere lo 0,40 di quota sindacale, visto come sono stati tutelati in questa circostanza. C’è da meravigliarsi che il Csir – il comitato sindacale regionale al quale prendono parte anche le parti sociali sammarinesi – taccia di fronte all’avallo di questa discriminazione da parte del sindacato sammarinese.