Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: A San Marino Il ‘Mercato delle autorizzazioni bancarie’

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: A San Marino Il ‘Mercato delle autorizzazioni bancarie’

L’informazione di San Marino

A San Marino il “Mercato delle autorizzazioni bancarie”

 E’ giunta
in Veneto, intanto, la rogatoria inviata dal Titano sulla vicenda di Minutillo e
Colombelli
indagati a San Marino per riciclaggio

Anche a Venezia era noto il sistema
per ottenere il via libera alle banche sul Titano, Baita ne parla in un
interrogatorio del
caso Chalet-Mose

Antonio Fabbri

Tra i fatti accertati nell’indagine
Chalet-Mose della
procura di Venezia c’è la
ricostruzione della creazione
di fondi neri e il
dato assodato, anche perché
su questo sono già stati
riconosciuti dei patteggiamenti,
della creazione
di mazzette attraverso le
fatture false emesse dalla
Bmc Broker dell’ex console
William Colombelli.
Appare dunque quasi
scontato che anche i fondi
creati per il pagamento
della mazzetta da 500mila
euro che gli inquirenti
contestano in questi
giorni al braccio destro
dell’ex ministro Tremonti,
Marco Milanese, possano
avere avuto la loro genesi
all’ombra del Monte. Milanese
è stato, come noto,
sottoposto in questi giorni
a ordinanza di custodia
cautelare nell’ambito della
maxi inchiesta sulla
tangetopoli veneta nella
quale quanto accaduto a
San Marino ha un ruolo
centrale
.

La rogatoria Quello che maggiormente
interessa sul Titano è proprio
l’attività di creazione
di fondi neri avvenuta in
Repubblica. Proprio per questo presso il tribunale
dei Tavolucci si indaga
sull’emissione di false fatturazioni
e sul riciclaggio.
L’inchiesta sammarinese
è aperta a carico dell’ex
console Colombelli, della
ex segretaria di Galan,
Claudia Minutillo, e di
Piergiorgio Baita, Presidente
del gruppo Mantovani
del consorzio Venezia
Nuova.

Gli interrogatori
davanti ai Pm veneti
Dagli interrogatori dei
tre davanti all’autorità
giudiziaria veneta emergono molti particolari interessanti
che riguardano
le vicende sammarinesi.
Tra questi i passaggi legati
alla creazione della
Finanziaria Infrastrutture
SA, con soci Colombelli e
Minutillo, e creata perché
fosse trasformata in banca,
funzionale alle operazioni
della cricca del Mose. La
Finanziaria Infrastrutture
è la stessa a favore della
quale partì il famoso bonifico
da 1,2 milioni di euro,
in pieno blocco dei pagamenti,
da Banca commerciale
sammarinese. Della
stessa finanziaria, oggi in
liquidazione, hanno parlato
nei loro interrogatori
sia Colombelli che Minutillo.
Negli interrogatori,
descritti su queste pagine
nei giorni scorsi (L’informazione
del 23 e 24 giugno
2014), i due indagati
davano conto delle false
fatturazioni usate per incamerare
i denari del capitale
sociale da versare
per la costituzione della
Infrastrutture SA.

L’interrogatorio
di Baita

C’è un’altra audizione
importante dalla quale
emergono particolari interessanti.
E’ quella di
Piergiorgio Baita (foto),
presidente di Mantovani
e considerato dagli inquirenti
ideatore del sistema
per la creazione dei fondi
neri da utilizzare per le
mazzette. Anche nel suo
interrogatorio I Pm chiedono
conto della finanziaria
sammarinese Infrastrutture.
A una precisa
domanda del pubblico ministero
nell’interrogatorio
del 6 giugno 2013, quindi
circa un anno fa, su quale
fosse lo scopo della finanziaria
infrastrutture, Baita
ha risposto senza esitazione: “L’idea era ovviamente
quella di valorizzare la
Finanziaria Infrastrutture
trasformandola in banca,
cosa che si era offerto Colombelli
di fare, proponendo
una suddivisione
della plusvalenza veramente
notevole che ci sarebbe
stata visto il mercato
in quel momento delle
autorizzazioni bancarie a
San Marino”. Il periodo
era il 2007.

Il mercato delle
autorizzazioni bancarie
L’affermazione di Baita
che in questo interrogatorio
parla di “mercato
delle autorizzazioni bancarie”,
oltre a fare capire
che a quanto pare anche
in Veneto sapessero bene
come funzionava il sistema
sul Titano, richiama
in maniera diretta quanto
sta emergendo nell’inchiesta
sulla tangentopoli
sammarinese, dove
si attesta come autorizzazioni
bancarie siano
state pagate e dove gli
inquirenti del Titano rilevano
che l’unico criterio
per la concessione di
una licenza era, appunto,
quello della disponibilità
a pagare.

 

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