Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: La genesi del libretto “arrivederci” con 300mila euro versati da ignoti

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: La genesi del libretto “arrivederci” con 300mila euro versati da ignoti

L’Informazione di San Marino

Negli anni transitati su quel libretto, dal quale sono nati molti della
famiglia Mazzini, oltre 4,2 milioni di euro tra il 2003 e il 2007

La genesi del libretto “arrivederci” con 300mila euro versati da ignoti

Antonio Fabbri

 

Quella cifra di 5.448.520 euro
transitata sui libretti legati al
cosiddetto “Conto Mazzini” e
ai suoi “figli” fa impressione.
Mazzini Giuseppe era un fantomatico
signore, con tanto di
residenza, che con la sua anagrafica
apriva tutti i libretti al
portatore suoi “figli”, poi finiti
nella disponibilità di politici e
movimentati da imprenditori.
Il signor Mazzini aveva pure
un indirizzo, in Via Tonini 2.
Addirittura, tra chi ha movimentato
i libretti, c’è anche chi
dichiara per iscritto di operare
per conto del signor Mazzini.
Gli indagati sono, a quanto si
sa al momento, due: Giuseppe
Roberti, e l’ex Direttore,
Gilberto Canuti, ai quali viene
contestato il riciclaggio per
le movimentazioni che a loro
volta predisponevano su quei
libretti.
Il rapporto di Pg riporta il quadro
delle movimentazioni e di
chi le ha fatte. Va specificato
che i politici non risultano indagati
per le movimentazioni
riportate dal rapporto del Nucleo
antifrode e Aif. Ci sono da
precisare dei dettagli, rispetto
a quanto descritto ieri, sulle
movimentazioni riconducibili
a Fiorenzo Stolfi tra il 2004 e
2005. Secondo le ricostruzioni
degli inquirenti esisteva un libretto “Giulio2”, aperto nel
2004. Questo libretto è stato
alimentato con versamenti
fatti da Roberti per un totale
di 745mila euro provenienti
dal conto “Arrivederci”. Il libretto
“Giulio 2” viene estinto
a firma di Stolfi che provvede
contestualmente a versare l’importo
sul libretto al portatore
intestato “Giulio”. Questo libretto,
infine, viene poi estinto
fiduciariamente da Fin Project
e riversato su un mandato fi-
duciario intestato a Gianluca
Bruscoli. Movimenti che Stolfi dice di aver chiarito in tribunale . Intanto
anche dall’Upr intervengono.
Nell’elenco delle movimentazioni
ci sono quelle che riguardano
Gian Marco Marcucci
sui libretti “Palme”, “Mercedes”,
“Linda”, “Don”.
Poi c’è il libretto “Pippo”,
nato con l’anagrafica Mazzini,
che è stato estinto nell’ottobre
2005 da Mirella frisoni, che
con quella provvista di circa
100mila euro, più altri 100mila
derivanti dal libretto “Palme”,
ha acceso il libretto “Stelle”.
Un altro gruppo vede i libretti
di risparmio denominati “Uno”,
“Due”, “Tre”, e “Quattro”.
Anche qui i rapporti vengono
accesi sotto l’anagrafica Giuseppe
Mazzini che attinge dal
famigerato libretto “Arrivederci”.
Dal libretto “Uno” in data
9 luglio 2008 vengono destinati
25.000 euro di assegni circolari
e 10.000 euro in contanti a
remo Giancecchi.
Il libretto “Tre” registra una serie
di quattordici prelevamenti
effettuati tra il 2004 e il 2008
da Giovanni Lonfernini per
importi che vanno da un minimo
di 600 euro a un massimo
di 23.620 euro, fino alla chiusura
del libretto con versamento
del saldo da 135mila euro e
rotti sul proprio conto in Asset
Banca, quando questa nell’aprile
del 2012 acquisì Bcs.
C’era poi il libretto “Napoleone”,
aperto sempre dal signor
Mazzini il 17 ottobre 2005.
Questo ha visto la destinazione
della provvista per oltre 35mila
euro in assegni circolari emessi
a nome di Pier Marino Menicucci.
Presenti anche due libretti denominati
“Alcide”. Da questi
nel luglio 2004 è partita la richiesta
di assegni circolari per
50mila euro a favore di cesare Antonio Gasperoni.
Le quaranta pagine del rapporto
giudiziario danno conto
anche della nascita del libretto
“Arrivederci”, sul quale erano
confluiti circa 4,2 milioni
di euro fra il 2003 e il 2007.
Su questo libretto, dal quale
discendono molti dei libretti
che hanno per padre Mazzini,
non si hanno notizie per quanto
riguarda chi lo abbia attivato.
Nasce però da un versamento
di 300mila euro in contanti nel
dicembre del 2003.
In seguito nella creazione
di provvista in quel libretto,
per gli inquirenti a monte di
“Arrivederci” ci sono fondi
direttamente o indirettamente
riconducibili a Lucio amati  e Mario amati.
Anche qui va detto che nessuno
dei due risulta indagato.
Nei giorni scorsi era emerso
che il giudice Morsiani aveva
convocato Lucio Amati, anche
alla luce delle dichiarazioni
pubbliche che sciogliendo il
silenzio aveva iniziato a rendere.
Questi aveva smentito
una sua convocazione. Non è
noto se sia stato, poi, sentito.
Comunque per gli inquirenti da
una annotazione si evince che
il libretto “Arrivederci” sarebbe
riferibile a Lucio Amati. Da
questo libretto la provvista da
lui messa a disposizione è finita
nei vari libretti della famiglia
Mazzini.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy