Antonio Fabbri – L’informazione: Criminal minds, a Rimini il giudice ha dichiarato inutilizzabili le prove sulla corruzione

Antonio Fabbri – L’informazione: Criminal minds, a Rimini il giudice ha dichiarato inutilizzabili le prove sulla corruzione

L’informazione di San Marino

Criminal minds, a Rimini il giudice ha dichiarato inutilizzabili le prove sulla corruzione

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Criminal minds, c’è un altro dato che potrebbe influire sul caso sammarinese che ha visto nei giorni scorsi il rinvio a giudizio di quattro persone per corruzione di funzionario di stato estero. Infatti della corruzione si sono trovati riscontri sia nelle carte, sia nella documentazione acquisita dall’autorità italiana, sia dagli interrogatori, sia dalle intercettazioni telefoniche che arrivano sempre dalle indagini italiane ed entrate, tramite rogatoria, nel fascicolo sammarinese. 

Ora, nell’udienza dello scorso 20 maggio, il giudice Massimo Di Patria, accogliendo una eccezione degli avvocati Davide e Rachele Grassi che difendono il finanziere Enrico Nanna, ha dichiarato inutilizzabili gli atti prodotti dopo il novembre 2010. Esattamente quelli
che riguardano la contestata corruzione. Perché?
Accogliendo l’istanza dei
legali il giudice Di Patria
ha rilevato che, quando
la Procura ha iscritto la
nuova contestazione di
corruzione nel registro
delle notizie di reato, il
termine per le indagini
era quasi decorso. Tuttavia,
ha rilevato il giudice
nella sua ordinanza, non
è stata richiesta tempestivamente
dagli inquirenti
la proroga delle indagini.
Pertanto la Corte ha dichiarato
inutilizzabili, ai
fini del processo italiano,
gli atti di indagine successivi
al 13 novembre
2010. Non c’è dunque solo
il problema della prescrizione
che da qui al 3 novembre
prossimo, data in
cui è stata fissata la nuova
udienza di questo filone
del caso Criminal Minds,
sarà intervenuta.

C’è
anche il problema della
utilizzabilità degli atti di
indagine. In primo luogo
occorrerà dunque vedere
se tra gli atti di indagine
acquisiti dal tribunale di
Rimini e utilizzati anche
per contestazione mossa
sul Titano, ci siano quelli
– intercettazioni o documenti
– che il giudice
italiano ha dichiarato inutilizzabili
nel processo riminese.
Verificato questo,
e il caso è nuovo per San
Marino, bisognerà capire
quale valutazione verrà
fatta sul Monte relativamente
al trattamento di
atti di indagine acquisiti
come mezzi di prova, ma
dichiarati inutilizzabili
da un tribunale italiano presso il quale sono stati
reperiti tramite rogatoria.
Circostanza che, tuttavia,
potrebbe anche essere
ritenuta ininfluente
sul Titano. Non è escluso
infatti che la decisione a
San Marino possa anche
essere quella di considerarli
comunque validi ai
fini probatori nel procedimento
sammarinese.
Vero è che, fino ad oggi,
non risulta ci siano state
pronunce su situazioni di
questo tipo.

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