Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Intercettazioni dell’Fbi svelano il “cerchio magico” di una parte del corpo diplomatico del Titano

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Intercettazioni dell’Fbi svelano il “cerchio magico” di una parte del corpo diplomatico del Titano

 L’informazione di San Marino

Intercettazioni
dell’Fbi svelano il “cerchio magico” di una parte del corpo diplomatico del
Titano

Tra la tangentopoli
sammarinese
e le indagini internazionali spunta un altro greco che fece
conoscere il malese a Podeschi e che era pronto ad attivare la Segreteria agli
esteri per liberare Paul Phua arrestato a Macao per scommesse illegali

Antonio Fabbri

Il “cerchio magico” che legava una parte del corpo diplomatico
sammarinese con nomine fatte tra la Grecia e il sud-est asiatico, comincia a
diventare più chiaro. Lo stanno facendo emergere le indagini che ormai assumono
respiro internazionale tra San Marino, Malesia e Stati Uniti.

Così nelle carte dell’Fbi che
hanno portato al processo
negli Usa nei confronti dell’ex
ambasciatore non residente di
San Marino in Montenegro, Wei
Seng “Paul” Phua, per scommesse
illegali con giro da 400
milioni di dollari sul campionato
mondiale di calcio, spuntano
delle intercettazioni che fanno
capire come, tra personaggi che
hanno per comune denominatore
l’appartenenza al corpo diplomatico
della Repubblica di San
Marino, vi fosse già un rapporto
di interessi che, più che servire,
usava la Repubblica.
Le indagini sammarinesi
Già nelle indagini sulla tangentopoli
sammarinese è emersa
la sovrabbondanza di incarichi
diplomatici conferiti senza apparente
giustificazione. Incarichi
che, secondo l’accusa, erano
funzionali, non al soddisfacimento
delle esigenze dello Stato,
quanto piuttosto a dare copertura
a chi avrebbe potuto garantire
fondi illeciti alla associazione
a delinquere che nelle indagini
sammarinesi viene contestata.
La lista dei diplomatici nominati,
secondo i magistrati sammarinesi
grazie alle pressioni
esercitate da membri della
associazione a delinquere – di
cui vengono accusati tra gli
altri Podeschi, Stolfi, Roberti
e Bruscoli – è lunga. Molti di
questi diplomatici sono accomunati
da traversie giudiziarie e la
magistratura sottolinea che non
si riesce a comprendere quale
fosse il vantaggio di queste
nomine per lo stato di San Marino.Achilleas Michalis Kallakis,
Horace Kit Keung Ngan, Victor
Restis, Phua Wei Seng. Proprio
questi ultimi due appartengono
alla stessa cerchia di rapporti di
affari. Circostanza che emerge
anche dalle indagini dell’Fbi.

Le intercettazioni del Federal bureau. Dalle
carte del processo per scommesse illegali a carico di Paul
Phua
e del figlio Darren, in corso a Las Vegas, emerge una conversazione
tramite iMessage (il sistema di messaggini su telefonini), tra Darren Phua e un
certo Petros Stathis.
Di sicuro
interesse anche per San Marino
è una conversazione datata
19 giugno 2014, esattamente il
giorno dopo che, a Macao, Paul
Phua era stato arrestato e poi era
inspiegabilmente riuscito a volare
a Las Vegas dove, un mese
dopo circa, veniva arrestato di
nuovo, sempre per le scommesse
clandestine.

Chi è Petros Stathis. Petros Stathis è Ceo,
Chief Executive Officer, cioè l’amministratore delegato, di una compagnia di
voli charter, la Hellas Jet. E’ partner commerciale di Victor
Restis
, altro chiacchierato ex diplomatico sammarinese, che è il sesto più
grande armatore greco. Stathis risultrebbe anche tra i vertici societari
dell’AEK FC di Atene, la squadra di calcio della capitale greca. Non è
probabilmente un caso, quindi, che conoscesse pure Stefanos
Balafoutis
, allenatore professionista, uno dei due greci indagati nella tangentopoli
sammarinese
. Anzi, assieme a lui aveva presentato Phua
a Podeschi.
E Stathis risulta strettamente legato all’ex ambasciatore in Montenegro.
(…)Lo
dimostra proprio l’interessamento
che ha profuso per risolvere
l’inghippo dell’arresto di Paul
Phua a Macao. Stathis, tra l’altro,
si trova in Montenegro nel momento
in cui l’Fbi intercettava
alcune conversazioni. Nei Balcani
Stathis ha degli affari. Qui
infatti ha o ha avuto, stando al
sito Visit-Montenegro, per contro
del Restis Group, un hotel, gestito
da Aman Resort, società, come
emerso in più occasioni, legata a
Phua. Proprio quella catena che
doveva far sorgere l’albergone
anche sul Titano.
Lo stretto rapporto
tra il greco e il malese
Nell’imminenza dell’arresto a
Macao, dalla conversazione fra
Stathis e Darren Phua, il figlio
dell’ambasciatore non residente
di San Marino in Montenegro,
emerge come il collegamento col
Titano fosse determinante per
gli affari e gli spostamenti del
“cerchio magico” degli ambasciatori.
D’altra parte già guardando
il passaporto di Phua salta
fuori come dei circa cinquanta
viaggi fatti durante la sua carica
diplomatica, solo 2 fossero stati
effettuati in Montenegro, paese
nel quale era nominato diplomatico.
Gli altri viaggi erano tutti
fra Cina, Hong Kong e Macao.
La conversazione
compromettente
Proprio a Macao si trovava Paul
Phua quando, il 18 giugno 2014,
è stato arrestato per scommesse
illegali dalla polizia dell’ex
colonia portoghese. E’ in quella
circostanza che l’Fbi ha registrato
i contatti tra Petros Stathis e
Darren Phua. Da un lato c’è il
greco che si trova pure lui a Macao,
ma il suo aereo parte entro
3 ore. Dall’altro c’è il figlio del
malese che chiede aiuto perché
è in corso l’arresto del padre,
assieme ad altre 22 persone.
Stathis fornisce aiuto e conforto
a Darren “la mia famiglia è la
tua famiglia”, gli dice e lo chiama
“brother”, fratello. Emerge
pure che Stathis ha persino la
possibilità di accedere ai canali
Interpol per capire se l’arresto
sia stato eseguito su mandato
internazionale o su ordine della
polizia locale. Poi esclude: “da
Interpol Europa non risulta nulla”,
scrive in un messaggio. La
conversazione tra i due va avanti
tramite iMessage fino al giorno
seguente, quando si conoscono
meglio i contorni dell’operazione
della polizia di Macao. Ed è
in questa occasione che Petros
Stathis scrive il messaggio nel
quale annuncia che avrebbe preso
di nuovo l’aereo per arrivare
sul posto e cercare di risolvere
la situazione. Poi aggiunge: “Let
me know by message if I need to
activate the prime minister or
San Marino ministry of foreign
affairs”. Vale a dire: “Fammi
sapere tramite messaggio se c’è
bisogno di attivare il primo ministro
o il ministero degli affari
esteri di San Marino”. Frase che
attesta, senza ombra di dubbio,
come l’incarico diplomatico
sammarinese venisse utilizzato
per aggirare e superare, come
in questo caso, determinati scomodi
“ostacoli”. Poi, come noto,
Phua riuscì ad andarsene da Macao
e a volare a Las Vegas, dove
fu arrestato di nuovo e dove ora
è sotto processo.

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