L’informazione di San Marino
Tangenti Ischia, spuntano sms e nuovi giri di denaro sul
Titano
Antonio Fabbri
Emergono ogni giorno nuovi particolari sulle tangenti
di Ischia per la metanizzazione
dell’isola che nei giorni scorsi hanno portato a diverse custodie cautelari
e causato un terremoto oltre confine anche perché nelle carte spuntano nomi
eccellenti come quello di D’Alema
per i rapporti intrattenuti con la cooperativa modenese Cpl Concordia
Concordia, al centro
della bufera giudiziaria. Dalla
stessa indagine è emerso che i
denari dei fondi neri circolavano
anche a San Marino.
I protagonisti di queste operazioni
sul Titano sono uno dei
principali indagati finito agli
arresti, Francesco Simone, e un
imprenditore napoletano che
opera nel settore alimentare.
Quest’ultimo a San Marino ha
anche una società, non meglio
precisata per ora nell’ordinanza
di custodia cautelare, che
gli consente di operare estero
su estero in rapporto con una
società tunisina di Simone.
Massimiliano D’Errico, 35enne
di Capua pure lui finito sotto
custodia cautelare, è l’imprenditore
di stanza a San Marino
e Simone se ne serve per la
sua operatività su San Marino.
D’Errico con facilità, tramite società e conto corrente sul
Titano, poteva fare transitare e
ritornare i fondi neri in contanti
dove Simone disponeva.
Dalle carte, in particolare da quelle rivelate ieri da Conchita Sannino
su “La Repubblica”, spuntano anche altre curiosità su San Marino da dove
dovevano arrivare i “cammelli”. Così chiamavano i contanti.Dalle carte
dell’inchiesta spunta così, secondo quanto riferito da Repubblica, che nel
giugno 2013 ci fu uno scambio di sms ritenuti interessanti corre tra Francesco
Simone e Giuseppe Incarnato, il manager della società Crif, che si occupa di
banche dati, e finito di recente al centro di un’altra inchiesta su voto di
scambio che coinvolge anche Geppino Demitry, ex sottosegretario di Prima
Repubblica. Incarnato scrive all’altro: “Ma arrivano i 18 cammelli?”. Simone
risponde: “I cammelli vanno all’andatura dei cammelli come tu ben sai!”. E
l’altro: “Sei un grande! Hai un’intelligenza unica. Ma falli arrivare i cammelli
cheho sete e devo bere dai gibbi”. Una settimana dopo, altro sms più
rassicurante: “Sono a San Marino dal
direttore generale Bsm. Campania è in lavorazione. E Torre del Greco? I
cammelli sono stati abbeverati a riguardo”, riporta La Repubblica.
Gli interessi su San Marino degli
indagati nel giro di tangenti
per la metanizzazione di Ischia
appaiono dunque concentrarsi
su più di un episodio, lasciando
intendere che probabilmente
il giro di fondi neri attraverso
il Titano fosse più ampio di
quanto emerso in un primo
momento dall’ordinanza di
custodia cautelare.