Antonio Fabbri -L’Informazione: Governo andato, su Sanita’ e Vivoli, si rompono i piatti

Antonio Fabbri -L’Informazione: Governo andato, su Sanita’ e Vivoli, si rompono i piatti

L’Informazione di San Marino

Governo andato, su Sanità e Vivoli, si rompono i piatti

Valentini attacca. Banca centrale sul licenziamento dell’ex funzionario della vigilanza. Il Psd stronca il Segretario agli esteri: “Così produce danni all’immagine internazionale di San Marino”

La maggioranza rompe i piatti. Crisi ormai conclamata. Sul caso la Dc sta col suo Segretario. Scontro con Banca centrale e tribunale Licenziamento Vivoli, Valentini attacca Bcsm

il Psd lo stronca: “così danneggia il Paese” / Via Rovellino: “Segretario agli Esteri corregga la sua posizione”. Segreteria Finanze esprime disagio e rinnova fiducia ai vertici di Via del Voltone

Antonio Fabbri

Una giornata convulsa, quella di ieri, nella quale i piatti in maggioranza si sono ormai praticamente rotti e non è escluso che dopo il prossimo Consiglio, o contestualmente ad esso, si apra la crisi di governo. A fare salire la tensione, la questione della sanità (vedi pagina 4), ma soprattutto la vicenda del licenziamento di Andrea Vivoli, il funzionario di Banca centrale finito nella vicenda dei sei miliardi di dollari e condannato in primo grado a 3 mesi per la mancata segnalazione dell’operazione sospetta. Bcsm ne ha disposto il licenziamento e lo ha reso noto egli stesso tramite il suo legale annunciando il ricorso. Un ricorso da un lato stabilito valutando i fatti, a prescindere dalla sentenza che è stata comunque appellata, ma imposto anche dal fatto che, dopo sei mesi di sospensione, la decisione se rissumere o licenziare era obbligatoria, non essendo prorogabile la sospensione. La decisione è stata quella del licenziamento.

Non è andata giù al Segretario agli esteri
Pasquale Valentini che, ieri mattina, è intervenuto
con una nota:
“Oggi, davanti alla notizia del licenziamento
del Dott. Vivoli, non mi è possibile
allontanare il pensiero dalla constatazione
che qualcosa di molto grave si stia
compiendo e che occorra reagire. Io ho
assunto la responsabilità delle Finanze
nei primi giorni di maggio del 2010. Eravamo
nel momento più grave della crisi dei
rapporti con l’Italia. Avevamo già assistito
all’arresto dei vertici di due banche, il
sistema bancario era in caduta libera e il
Paese “accerchiato”.

Il primo lavoro da
fare era quello di ridare autorevolezza ad un organismo come Banca Centrale che
da quasi un anno era stata delegittimata
e privata dei vertici. In questo contesto
ho sperimentato in prima persona quale
sia stato il contributo tecnico e professionale
di figure come Vivoli che, gradatamente
e con serietà e competenza,
hanno portato Banca Centrale ad essere
un interlocutore autorevole in ambito
internazionale e, in particolare, nelle
relazioni con l’Italia. Innumerevoli sono
stati gli interventi messi in atto, sia sul
piano della vigilanza, sia sul piano normativo,
che mi fanno dire, senza timore
di smentita, che senza il lavoro di queste
figure non sarebbe stato possibile il riconoscimento
che in ambito internazionale
il nostro Paese ha guadagnato, consentendogli
di uscire dall’isolamento in cui
era caduto.Ora, alla luce dell’esperienza
di cui tanti siamo stati abbondantemente
testimoni, per quale ragione chi è stato
fra i protagonisti di questo percorso,
dopo essersi giocato in prima persona fra molte difficoltà e opposizioni,
deve essere allontanato? La domanda
mi pare emergere in tutta
la sua cruda realtà”, ha concluso
Valentini.

Poco dopo il biasimo, sull’esternazione
del collega da parte della
Segreteria alle Finanze. “La Segreteria
di Stato per le Finanze
esprime disagio per l’intervento
del Segretario di Stato Valentini
in relazione ad una specifica vicenda,
nei confronti di una istituzione
ed autorità indipendenti.
Un atto rilevante sia sul piano
delle corrette relazioni istituzionali,
sia sul piano delle potenziali
ripercussioni di immagine verso
l’esterno. Una presa di posizione
che, inoltre, rischia di generare
disorientamento a causa del ruolo
di rappresentante del socio di
maggioranza di Banca Centrale,
condiviso con il titolare della Segreteria
di Stato competente, la
Segreteria di Stato per le Finanze,
nell’organismo dell’Assemblea
Generale di BCSM. L’espressione
di una solidarietà personale è da
ritenersi legittima, data la evidenziata
collaborazione negli anni,
ma evidentemente nelle forme
adeguate e senza mai prescindere
dal ruolo istituzionale ricoperto e
da ciò che esso impone. La Segreteria
di Stato per le Finanze coglie
l’occasione per riaffermare
la piena fiducia negli organismi
della Banca Centrale”.
Così dalle Finanze, ma lo scambio
di pesanti comunicati a distanza
non è finito. Il Psd, infatti,
non è stato tenero. “In merito al
comunicato emesso in mattinata
dal Segretario di Stato agli Affari
Esteri, che stigmatizza l’operato
dell’attuale governance di Banca Centrale, il PSD esprime forte
dissenso verso le politiche che intervengono
impropriamente nelle
dinamiche di istituzioni indipendenti,
quali il Tribunale e Banca
Centrale. Il PSD sostiene convintamente
il rispetto delle istituzioni
ed è particolarmente attento ai
confini che i ruoli, le competenze,
le autonomie e conseguenti
responsabilità impongono. Questo
non per diletto filosofico, ma
perché una società democratica
si fonda sul rispetto delle sue
istituzioni e sul dialogo fra esse,
evitando discrezionalità in favore
o contro i soggetti che di volta in
volta sono interessati. Le prese
di posizione rispetto a decisione
di istituzioni autonome, oltre a
togliere autorevolezza alla politica,
rappresentano un messaggio
negativo sul piano istituzionale
e producono danni all’immagine
internazionale di San Marino,
dando il senso che questo paese
non abbia ancora completato il
suo percorso di normalizzazione
in un contesto di economia globalizzata.
Il PSD ritiene che sia
necessaria una correzione della
posizione espressa nel rispetto
delle regole, della trasparenza
e del buon funzionamento delle
istituzioni del nostro Paese, così
profondamente impegnato in un
processo di recupero della credibilità
internazionale e di affermazione
di una realtà in cui le
regole e l’autonomia dei poteri
dello Stato vengano assolutamente
rispettate.

Di seguito è intervenuta anche la
democrazia cristiana. “Il PDCS
apprende con stupore e preoccupazione
la notizia del licenziamento
del dott. Andrea Vivoli da
parte del Consiglio Direttivo di
BCSM. Il PDCS, senza entrare nel
merito delle vicende giudiziarie,
rinnova al dott. Vivoli la propria
stima, basata sugli innumerevoli
atti compiuti in Banca Centrale
a sostegno del sistema bancario
sammarinese, che lo hanno saputo
traghettare da un periodo di
grande crisi e di grandi cambiamenti
all’attuale periodo di equanime
e positivo riconoscimento
internazionale”.

A fine giornata la crisi di governo
era praticamente servita.

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy