Antonio Fabbri – L’informazione: ‘I grandi debitori di cassa non possono decidere le sue sorti’

Antonio Fabbri – L’informazione: ‘I grandi debitori di cassa non possono decidere le sue sorti’

 L’informazione di San Marino

“I grandi debitori di cassa non possono decidere le sue sorti”

Antonio Fabbri

SAN MARINO. “Sarà difficile che i grandi debitori di Cassa di Risparmio di San Marino possano decidere le sue sorti”. Come dire che vorrebbero farlo, ma non è bene, per il Paese, che lo facciano. Lo ha evidenziato nel suo intervento in Consiglio grande e generale Valeria Ciavatta di Alleanza popolare, nell’ambito del dibattito sulla situazione politica e sulla crisi di governo che ha chiuso la sessione della scorsa settimana con le dimissioni dei consiglieri e, quindi, la crisi istituzionale che porterà alle elezioni di novembre. 

In particolare, elencando i motivi per cui Ap ha deciso di “staccare la spina”, la Ciavatta ha posto l’accento anche su alcune questioni legate proprio al settore bancario e finanziario, su Cassa di Risparmio di San Marino e sugli Npl, i crediti deteriorati del sistema.

Su Carisp – ha detto – avevo presentato un Odg che non verrà discusso visto lo scioglimento del Consiglio cui stiamo andando incontro. A
tal proposito, tuttavia, è stata
recentemente consegnata una
relazione sugli assetti partecipativi
dello Stato e di Fondazione
San Marino in Cassa di
Risparmio. Ritengo che il ruolo
del Consiglio, ancorché sciolto,
debba essere riconosciuto in
quanto attivatore di questa
iniziativa e di garante. Nonostante
l’ordinaria amministrazione, infatti, credo che questa
relazione debba essere posta
all’attenzione dell’aula e dei
gruppi consiliari
”.

In sostanza questa relazione,
richiesta dal Consiglio, traccerebbe
il quadro degli assetti
proprietari di Cassa alla luce
degli aumenti di capitale effettuati
con l’intervento pubblico
che ha fatto diventare lo Stato
azionista di maggioranza. Di
pari passo non è ancora andata
in porto, tuttavia, la “revisione”
della governance richiesta anche
dal Fondo Monetario Internazionale
che, probabilmente,
ne chiederà conto a settembre.
Ma alcune considerazioni di
della Ciavatta sono state anche
indirizzate alle coalizioni che
si profilano e all’influenza,
anche sugli assetti del quadro
politico, degli interessi legati
crediti deteriorati.

Entriamo
in un periodo di ordinaria
amministrazione in cui la
questione Npl non può essere
gestita dalla politica, soprattutto
alla luce della formazione di
coalizioni non sempre animate
dal principio dell’interesse del
Paese. Sarà difficile – ha poi
aggiunto – pensare che i grandi
debitori di Cassa possano infatti
decidere le sue sorti
”.
Affermazione che fa il paio con
quella del collega consigliere di
Ap, Mario Venturini, che aveva
detto nella stessa seduta “dietro
i crediti non performanti,
presenti anche in Carisp, ci
sono persone politicamente
esposte

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