Approvata la Legge sull’informazione. Nella notte tensioni nella Dc. Dopo Rf anche Morganti parla di “pressioni verso Consiglieri e Segretari di Stato”

Approvata la Legge sull’informazione. Nella notte tensioni nella Dc. Dopo Rf anche Morganti parla di “pressioni verso Consiglieri e Segretari di Stato”

“L’Autorità (Garante per l’Informazione, ndr) esercita altresì le funzioni di cui al comma 1 in capo a siti web o blog che veicolano ricorsivamente informazioni sulla Repubblica di San Marino”.

Questo è il fantomatico comma 2 dell’articolo 11 della nuova legge sull’informazione che il Consiglio ha approvato in seconda lettura questa sera.

Nonostante ciò che qualcuno tenta di far credere, non c’è scritto che tali siti e blog verranno censurati, ma che diventeranno soggetti al potere di controllo e verifica dell’Autorità Garante. Come i siti di informazione “regolari”.

Una scelta di civiltà, nel rispetto dei cittadini e delle aziende che possono essere vittime di atteggiamenti e comportamenti non corretti, ma anche dei media che operano regolarmente in territorio.

Eppure da settimane i membri della Commissione consiliare prima, e quelli del Consiglio Grande e Generale poi, denunciano pressioni e intimidazioni più o meno velate per l’inserimento di questo comma nella legge.

Anche ieri sera, al momento della votazione dell’articolo 11, si è assistito a momenti di tensione a Palazzo: Consiglieri che si dileguano prima di arrivare all’articolo “incriminato”, altri che votano l’emendamento tecnico e pochi istanti dopo rinunciano al voto dell’articolo nella sua interezza.

Così l’emendamento tecnico è stato approvato con 35 favorevoli e 1 contrario, l’articolo ha ricevuto 30 sì, 1 no e un non votante di peso: il segretario della Dc Gian Carlo Venturini. Un atteggiamento, quello del leader del partito e di alcuni colleghi desaparecidos, che ha portato altri consiglieri scudocrociati a saltare sugli scranni furenti. Anche perché nessuno aveva lasciato intendere che non avrebbe appoggiato l’articolo, approvato all’unanimità dai membri della Commissione preposta.

Per il resto l’approvazione della legge è proceduta senza scossoni fino alla sua approvazione nella serata di oggi con 21 favorevoli, 10 astenuti e 1 non votante.

Nelle dichiarazioni di voto il consigliere di Libera Giuseppe Maria Morganti ha parlato di “pressioni dall’esterno verso Consiglieri e Segretari di Stato che non lasciano ragionare con la dovuta serenità”.

Anche Repubblica futura, ieri, aveva parlato di intimidazioni in vista dell’approvazione della legge.

Una situazione, quindi, che non va sottovalutata.

digià

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