In Consiglio la “lite fra fidanzati” oscura l’Ucraina e il Conto Mazzini

In Consiglio la “lite fra fidanzati” oscura l’Ucraina e il Conto Mazzini

Da Libera ferma condanna a ogni “violenza di genere” pronti ad adottare “decisioni più opportune”. Per Npr è solo “una condanna di facciata”

Apertura del Consiglio con un colpo di scena ieri. Ci si aspettava al centro dei lavori l’epilogo del processo del Conto Mazzini, il conflitto in Ucraina, il rincaro dei carburanti… invece a tenere banco in apertura del Comma comunicazioni è stato il fatto di cronaca che ha coinvolto il Segretario di Libera Matteo Ciacci, la “lite tra fidanzati” terminata al Pronto Soccorso, di cui tutti parlano. In aula nessuno ha fatto esplicitamente il nome del consigliere, ma da Libera, per bocca di Michele Muratori, è arrivata la dichiarazione “di aver sempre condannato senza se e senza ma i casi di possibile violenza di genere”, fenomeno che Libera ha sempre duramente condannato, aggiungendo di essere pronti ad adottare le “decisioni più opportune”. Ha però sottolineato anche che sulla vicenda sono ancora in corso verifiche e che dovrebbe rientrare “nell’alveo della sfera privata”.

Non è d’accordo Npr secondo cui la posizione espressa da Libera è una condanna di facciata affermando che “Quanto accaduto non può essere derubricato a fatto domestico”. Npr ha quindi presentato al Governo un’Interpellanza per sapere se i fatti corrispondano al vero, e affinché siano indicate le generalità del consigliere, a tutela degli altri 59 che “riteniamo rigettano e condannano fermamente tali condotte”. “I fatti – si legge nel testo dell’Interpellanza – gettano ombre su ogni rappresentnte della politica sammarinese”. La posizione di Npr ha però trovato critica Repubblica Futura che ha definito “inaccettabile un processo in Aula”. Sulla stessa linea Denise Bronzetti, Gruppo Misto, che ha invitato l’aula a non utilizzare queste vicende contro avversari politici scomodi. Persino dalle fila di Rete Daniela Giannoni, pur sottolineando che “gli episodi di violenza vanno sempre condannati”, è stata espressa contrarietà al portare in aula consiliare il giudizio su quanto accaduto. “Ognuno si assumerà le sue responsabilità, anche di tipo politico – ha affermato l’esponente di Rete – Compito della politica, a mio avviso è prevenire queste problematiche.

Il “Conto Mazzini” ha comunque trovato spazio nel dibattito consiliare. Nicola Renzi, Rf, ha definito il suo epilogo giudiziario una “questione politica enorme”. Ha poi sottolineato la parabola del sistema finanziario sammarinese, dopo l’idea della “piazza finanziaria”. “Mi sembra di capire – ha dichiarato – che alcune di quelle licenze bancarie fossero state elargite in cambio di compensi. Errori che pesano ora sulla collettività” dicendosi poi “sconvolto da alcuni silenzi assordanti”. Ha concluso con una riflessione sul recente comunicato di Rete. “Da quello che scrive Rete – ha sottolineato – emerge con evidenza una maggioranza completamente divisa, che presenta difficoltà d’azione, e che forse continua a stare insieme solo per divi- dersi alcune cariche”.

Anche Alessandro Mancini, Npr, è intervenuto sul “conto Mazzini” ricordando “l’approccio garantista che contraddistingue il Partito Socialista” e invitando a non strumentalizzare la vicenda con letture politiche di parte.

Giovanni Zonzini, Rete, ha sottolineato i “problemi atavici del nostro Tribunale” visto che “chi ha preso tangenti di fatto non è stato chiamato a rispondere in tempi utili dei propri misfatti”. Ha rimarcato poi l’importanza di “un corretto rapporto fra Politica e Magistratura”.

Per Sandra Giardi, Gruppo Misto, dall’aula dovrebbe arrivare “una forte condanna di carattere politico. Dopo la sentenza – ha concluso – possiamo solo intervenire per fare in modo che ciò che è successo non accada più in futuro”.

Eva Guidi, Libera, dopo aver assicurato da parte del partito “massima attenzione” sulla vicenda di cronaca che ha coinvolto il Segretario, sulla sentenza del “conto Mazzini” ha ribadito che “restano valide tutte le considerazioni della sentenza di primo grado. La prescrizione – ha aggiunto – è un diritto sacrosanto per l’imputato, ma quest’ultimo potrebbe anche rinunciarvi”.

Sempre dai banchi di Libera Luca Boschi si è detto “deluso dalla sentenza”, anche se va rispettata.

Il Segretario di Stato alla Giustizia Ugolini è intervenuto ribadendo che “non può passare il messaggio che la Politica sia intervenuta per modificare l’esito del processo” ricordando i 10 milioni di confische, e “il cammino di trasparenza da tempo seguito dal Paese”.

Veemente come sempre Matteo Zeppa, Rete, che punta il dito sui ritardi nel procedimento: “Come è possi- bile che solamente dopo 8 anni ci si renda conto che alcuni reati non erano perseguibili dall’inizio? Questa sentenza deve essere un monito per la politica”. E rimarca: “Una vicenda che ha portato via il futuro alle generazioni. Sono scandalizzato da quel tipo di sentenza, perché qualcuno ha derubato la cittadinanza”.

Anche per Paolo Rondelli, Rete, la sentenza va rispettata, “ma resta la questione etica e valoriale per chi allora rappresentava la Repubblica”.

Interventi che hanno toccato il Segretario al Lavoro Teodoro Lonfernini, che ha affermato con passione che non tutti accettarono quel sistema, e ha ricordato come sin dal 2008 avesse preso posizioni nette sul tema delle commistioni fra interessi politici e personali. “Sono profondamente deluso da tutto ciò che il Paese ha dovuto vivere in questi ultimi 10 anni” ha detto, chiedendo “un “vero atto di natura politica”, e cioè un Odg nel quale si condanni fermamente l’azione che si sviluppò per anni all’interno del Paese.

E’ stata quindi letta una bozza di ordine del giorno, che condanna i comportamenti di tutti coloro che generarono gravi danni al Paese, e si richiede il potenziamento degli strumenti di controllo.

Ferma la posizione anche del Segretario di Stato Roberto Ciavatta. “Le condotte addebitate sono quasi tutte confermate – ha sottolineato – Le 750 pagine di sentenza d’appello dovrebbero essere lette da ogni cittadino”.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 21

 

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