Appropriazione indebita milionaria, il prossimo 22 febbraio le conclusioni
È proseguito ieri il processo per l’appropriazione indebita che vede in ballo oltre un miliardo di vecchie lire, milioni di euro. In sostanza l’ex amministratore della Camif, Società per azioni sammarinese, ha effettuato nei primi mesi del 2018, una serie di prelievi di denaro in contanti per importi considerevoli, complessivamente 536 mila euro. Denaro che l’accusato sostiene essere una buona uscita in funzione di un accordo, una scrittura datata 1995, secondo la quale l’amministratore delegato titolare dell’epoca della società, per fidelizzare la professionalità dell’ingegnere poi divenuto egli stesso amministratore, aveva firmato. Non così per gli eredi del titolare della società.
Nell’udienza di ieri sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui i funzionari di banca che liqudarono gli importi, un amico e la moglie dell’imputato. La prossima udienza, per ascoltare lo stesso imputato e procedere alle conclusioni delle parti è stata fissata per il 22 febbraio.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
