L’informazione di San Marino. Una voce per San Marino, già sfiatata solo al secondo anno

L’informazione di San Marino. Una voce per San  Marino, già sfiatata solo al secondo anno

Uno show interminabile, costato ai sammarinesi 280.000 euro, almeno secondo le cifre ufficiali

DAVIDE PEZZI – Non tutti i Santi sono uguali in Italia. E neppure tutti i festival, specialmente quando – invece che cercare una propria identità – si cerca di scimmiottare (ma solo per gli aspetti negativi) qualcosa che sarà sempre, per i mezzi tecnici ed economici a disposizione, vari gradini al di sopra.

E Una voce per San Marino non sarà mai il festival di Sanremo. Per fortuna, avevamo commentato in occasione della prima edizione, sottolineando il ritmo molto più spedito, i minori tempi morti e uno show incentrato soprattutto, come dovrebbe essere, sulla musica. Quest’anno invece, per cercare forse di “fare le cose in grande”, si è preso il peggio del festival ligure, e cioè la spropositata dilatazione dei tempi, applicando l’odioso schema “canzone (al massimo due) / siparietto”. E così dopo un’ora si erano ascoltate solo cinque canzoni, costringendo il povero Al Bano – che ha comunque una certa età – a cantare quasi all’una di notte, dopo averlo tirato in ballo continuamente durante tutto lo show, forse per paura che ogni tanto si addormentasse, toccando il culmine della gaffe quando il presentatore Jonathan gli dice “Ilenia è quattro file dietro di te”, Ilenia De Sena, la conduttrice delle semifinali, ma ovviamente la memoria va alla figlia del cantante, Ylenia, scomparsa a New Orleans – e presumibilmente morta – quasi 20 anni fa. Gelo.

Una serata iniziata con una gaffe e terminata con un’altra, quando Jonathan si scusa perché non è stato eseguito l’Inno Nazionale, previsto quando ci sono i Capitani Reggenti… ma ormai è l’una passata e neanche le Loro Eccellenze hanno più la forza per protestare.

Per quanto riguarda quello che dovrebbe essere il piatto forte del menu, e cioè i cantanti, questa seconda edizione ha pagato lo scotto della mancanza di big (o presunti tali). Se di positivo c’è che, a differenza dello scorso anno, non c’era già un “vincitore annunciato”, è pur vero che la presenza sul Titano di Achille Lauro, Ivana Spagna, Valerio Scanu, Alberto Fortis e Christina Ramos, per citare i più noti, aveva attirato un pubblico numeroso ed entusiasta. Sabato sera invece il teatro Nuovo appariva, se non semivuoto, certamente lungi dall’essere sold-out, e il pubblico – vista anche la inutilmente lunga serata – era così freddo da annullare quasi l’impianto di riscaldamento. E parliamo solo dei circa 600 posti della platea perché per la galleria bisogna aprire un nuovo capitolo…

Lo scorso anno la galleria era destinata ad ospitare vari tecnici e relative apparecchiature: mixer, luci, audio ecc., oltre ai giornalisti e ai fotografi. Quest’anno la bella pensata di Media Evolution – organizzatrice dell’evento insieme a Rtv – è stata quella di offrire la visione dello spettacolo ai giornalisti da una sala-stampa allestita dietro al bar, seduti su scomode seggioline e su un televisore poco più grande di quello di casa mia. Al massimo – parole delle ragazze addette alla distribuzione dei pass – ci si poteva affacciare qualche minuto in galleria per fare delle foto… Inutile dire che di fronte a tale squisita ospitalità il sottoscritto ha preferito tornare a casa e guardarsi la serata sul proprio comodo divano. Così come ha fatto Lia Fiorio, responsabile di Radio San Marino, e addirittura giurata delle serate semifinali del concorso, cui è stato negato l’ingresso in sala… davvero qui sfioriamo il teatro dell’assurdo!

Tra i protagonisti indiretti della serata il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati, ormai grande amico di Al Bano, anche lui spesso coinvolto dal conduttore in risibili siparietti, enormemente soddisfatto per essere tra i promotori di un così bel festival (anche se la stampa italiana non sta usando al riguardo parole molto lusinghiere…), anche perché ha firmato il 30 maggio 2022 la Delibera con cui si autorizza, per l’organizzazione dell’evento, la spesa di 280.000 euro, di cui 200.000 a San Marino Rtv e 80.000 a Media Evolution Srl. Almeno questi sono i costi ufficiali, anche se alla fine, pare, i costi potrebbero essere lievitati. Non proprio spiccioli per un paese in evidente difficoltà economica, con un pesante debito estero, sempre più famiglie in difficoltà (cosa che a San Marino fino a 20 anni fa era impensabile) e continui tagli alla scuola e alla sanità. Inoltre un’altra Delibera, del 16 gennaio del corrente anno, prevede la possibilità alla scadenza del contratto, attualmente biennale, di rinnovarlo per altri tre anni.

Beh, di fronte a questa “offerta che non si può rifiutare” sfido qualsiasi organizzatore di eventi a esitare…

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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