Bega per questioni edilizie, assolto il consigliere Giulianelli

Bega per questioni edilizie, assolto il consigliere Giulianelli

Assoluzione anche in un altro caso di lite tra vicini nella “zona calda” delle Gualdre.

ANTONIO FABBRI. E’ stato assolto con formula piena, perché il fatto non costituisce reato, il consigliere Stefano Giulianelli che si era visto denunciato dal vicino per questioni edilizie legate ad una sanatoria della sua abitazione che aveva degli abusi precedenti, però, all’acquisto della casa da parte del consigliere. Giulianelli era stato condannato dal giudice inquirente con decreto penale, ad una multa di 300 euro per “false dichiarazioni a pubblico ufficiale”. Ritenendo tuttavia di essere innocente aveva impugnato il decreto penale ed è finito così ieri davanti al Commissario della legge Adriano Saldarelli.

In questa sede sono stati ricostruiti i fatti e sono stati ascoltati lo stesso Giulianelli e anche il Direttore dell’Ufficio Pianificazione Territoriale, Emanuele Valli. E’ emerso che la domanda di sanatoria poteva avere delle pecche, ma era stata redatta dal tecnico incaricato che si occupa delle pratiche burocratiche e con il quale peraltro gli uffici si rapportano direttamente, quindi Giulianelli non poteva aveva consapevolezza delle eventuali anomalie della documentazione. Lo stesso procuratore del fisco, Giorgia Ugolini, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato dall’accusa di false dichiarazioni a pubblico ufficiale quando meno per difetto dell’elemento psicologico. Stessa cosa, per non aver commesso il fatto, hanno chiesto i difensori Paride Bugli e Filippo Cocco. Richiesta che il giudice ha accolto pronunciando l’assoluzione

Assoluzione anche in un altro caso, discusso sempre ieri sempre davanti al giudice Saldarelli. La vicenda, già raccontata su queste pagine, è relativa a uno dei tanti episodi di liti tra vicini, che di quando in quando varcano la soglia dell’aula del tribunale, verificatosi alle Gualdre, “zona calda” per questi contenziosi a Fiorentino. Accusato di atti persecutori era un condomino di origini marocchine che aveva posto in essere nei confronti degli altri condomini una serie di comportamenti ritenuti molesti, come telefonate per fare pressione al fine di lasciare liberi dei terreni, appostamenti e osservazioni insistenti degli altri condomini mentre questi attendevano alle quotidiane abitudini. Nell’udienza di ieri le conclusioni nelle quali le parti civili, rappresentate dall’avvocato Marco Fiorini, avevano chiesto la condanna. Il Pf Giorgia Ugolini, invece, non ha ravvisato nei comportamenti descritti e messi in atto a distanza di tempo l’uno dall’altro, gli estremi per integrare la fattispecie di reato degli atti persecutori ed ha quindi chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Dello stesso avviso l’avvocato difensore Antonio Masiello che ha a sua volta chiesto l’assoluzione. Posizione condivisa dal giudice che ha assolto l’imputato “perché il fatto non sussiste”.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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