BEL REGALO ALL’ASSOCIAZIONISMO
SAMMARINESE
In tutta
Europa l’Anno
Internazionale del Volontariato
viene festeggiato attraverso metodi di valorizzazione e sostegno
delle attività non a scopo di lucro, a dimostrazione dell’alto
livello di attenzione per i volontari e per il loro fondamentale
contributo alla società, mentre
a San Marino bisogna ammettere che avviene l’esatto contrario: si
presenta difatti così, proprio in occasione di questo 10°
anniversario, il pacco regalo che i nostri governanti hanno
“devoluto” alle Associazioni.
Con non poca
sorpresa, sono gli stessi cittadini ad avvertire della loro
incapacità, quest’anno, di devolvere il proprio 3×1000: il
sostegno al volontariato attraverso un metodo libero e democratico
quale quello della devoluzione del 3×1000, che al cittadino non costa
nulla poichè ugualmente detratto al momento della dichiarazione dei
redditi, rappresenta un vero e proprio ossigeno per molte
Associazioni di volontari che mettono quotidianamente a disposizione
della comunità il proprio tempo e le proprie energie (ad esempio al
servizio dei cittadini, dei più deboli, degli animali, della tutela
del territorio, senza dimenticare il contributo che queste persone
hanno donato per lo sviluppo di Leggi che garantiscono importanti
diritti).
Ad oggi,
l’unica lettera da cui si evince la nuova procedura telematica per
la dichiarazione dei redditi, nonchè la devoluzione del 3×1000,
proviene dall’Ufficio Tributario ed è datata
7 Aprile (perché così poco
preavviso?) ma nonostante l’intestazione “a Tutti i Capifamiglia”
in realtà è giunta in ben poche case.
Proprio per
questa scarsa informazione da parte degli organi preposti, quest’anno
gran parte della devoluzione alle onlus potrebbe perdersi per strada
facendo rischiare a molte Associazioni la propria stessa esistenza.
Non possiamo
certo che assecondare questa volontà di risparmio delle risorsa
cartacea, tuttavia certi cambiamenti dovrebbero forse avvenire
attraverso passaggi intermedi in modo che:
-
sia
permesso a tutti, soprattutto a chi non ha dimestichezza col
computer, di adeguarsi ad i nuovi parametri; sia
garantito ai cittadini la completa organizzazione e strutturazione
del nuovo sistema affinchè nulla venga “perso per strada”.
Le più
grandi Associazioni Sammarinesi, non poco allarmate, si sono riunite
per chiedere pareri ai propri commercialisti (tra i quali non vi è
un’estrema chiarezza al riguardo) e non hanno potuto far altro che
accusare il colpo ed ammettere la gravità della situazione,
calcolando una perdita media del 50% rispetto alle precedenti
devoluzioni.
Infatti, con
questo nuovo metodo telematico, gran parte dei lavoratori dipendenti
verranno sostituiti nella dichiarazione dal proprio datore di lavoro
e verranno quindi esclusi dalla possibilità di esprimere la propria
preferenza che andrà automaticamente allo Stato e alla Chiesa.
Dobbiamo ammettere che esiste una “dichiarazione integrativa” e
una proroga per la devoluzione sino al 31 dicembre di quest’anno,
ma l’integrazione dovrà sempre avvenire tramite computer con le
difficoltà del caso per diversi cittadini.
Le
Associazioni chiedono spiegazioni, soprattutto in merito alla mancata
e preventiva informazione: come mai certe indicazioni devono giungere
grazie alla diligenza di alcuni cittadini piuttosto che tramite un
ufficio statale come la Consulta delle Associazioni a cui siamo
regolarmente iscritti?
Non
attenderemo con la mani in mano che l’importante lavoro dei
volontari venga così svilito ed anzi chiederemo che, come in tutta
Europa, si dia avvio alla
creazione di una strategia che promuova, riconosca, faciliti e
sostenga il mondo del volontariato, così che si possa realizzare la
sua piena potenzialità, valorizzandone i progressi compiuti fino ad
ora.
Il Mondo Associazionistico Sammarinese