Cambiano le targhe di San Marino: più piccole (quelle anteriori) e più scure. Addio a quelle verdi per veicoli elettrici

Cambiano le targhe di San Marino: più piccole (quelle anteriori) e più scure. Addio a quelle verdi per veicoli elettrici

Sono in arrivo novità per le targhe dei veicoli immatricolati a San Marino.

A stabilirle è stato il Segretario di Stato alle Finanze con delega ai trasporti che nei giorni scorsi ha emesso un apposito decreto, il numero 132 di quest’anno.

La modifica più importante riguarda la dimensione di quelle per le auto, con la nascita di un nuovo formato, da 30 x 10 cm, per quelle anteriori. Quelle posteriori continueranno ad essere grandi come oggi, 39 x 12 cm.

Secondo la Segreteria di Marco Gatti questa nuova dimensione “consentirà l’apposizione dei lamierini anche su veicoli sportivi con alloggiamento estremamente ridotto e comunque una migliore adattabilità allo spazio predisposto sui mezzi di uso comune”.

Altra novità, questa volta per tutte le targhe, sarà il colore che viene leggermente scurito “per dare maggiore visibilità ai caratteri proporzionalmente rimpiccioliti nel nuovo formato”. Così dal 1° luglio 2023 i caratteri alfanumerici di colore blu di ogni categoria di veicoli saranno stampati con colore blu RAL 5017, un po’ più scuro dell’attuale.

Ecco come saranno le nuove targhe

Inoltre il decreto sancisce le caratteristiche, peraltro già in uso, dello Stemma Ufficiale e del logotipo “Repubblica di San Marino”, conformemente alle norme vigenti.

Si prevede altresì l’uniformazione dei caratteri alfabetici utilizzabili per le serie ordinarie, laddove al momento non è previsto l’inserimento della lettera “U” nelle targhe di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi e non è previsto l’uso della lettera “V” nelle targhe per ciclomotori.

Novità anche per le targhe speciali, in cui l’utente può creare la propria combinazione. Attualmente la legge prevede paletti precisi nelle combinazioni e nella composizione. Con il decreto viene introdotta  maggiore libertà nella scelta imponendo solo che la sigla speciale contenga “almeno due lettere ed almeno un numero” su cinque elementi.

Allo stesso tempo viene aggiornato il costo per avere la targa personalizzata, che passa da 750 euro a 900 euro per la coppia.

Per la serie ordinaria viene introdotta la possibilità, previo pagamento di 100 euro, di prenotare targhe entro i 1.000 numeri successivi a quello disponibile al momento della immatricolazione, “visto il notevole interesse per alcune particolari combinazioni” spiega la Segreteria.

Infine viene interrotta l’emissione delle targhe verdi “VE” per veicoli elettrici, introdotti dallo scorso governo agli inizi del 2019 per dare visibilità ulteriore ai mezzi ecologici.

Gatti spiega che dall’entrata in vigore del Decreto Delegato 31 gennaio 2019 n.22 che le ha istituite, “sono state assegnate solo 148 targhe per autoveicoli, 9 per motoveicoli e 8 per ciclomotori, rendendone la produzione antieconomica ed ingiustificata”.  I nuovo decreto chiarisce che le targhe verdi saranno rilasciate fino a esaurimento delle giacenze d’ufficio e comunque non oltre il 30 giugno 2023.


digià

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