I sindaci hanno deciso il piano tariffe per l’acqua, decidendo di mantenere un livello importante di investimenti che consenta di migliorare la qualità dell’intero ciclo delle acque. Il gestore aveva richiesto un amento che nel quinquennio 2008-2012 avrebbe raggiunto la quota del 26% (per la crisi di siccità dell’anno scorso – che comportò interventi straordinari e l’acquisto di potabilizzatori e per la previsione di investimenti che raggiungeranno 100 milioni). I sindaci hanno invece proposto un aumento complessivo pari al 21,2%. E’ stato completamente cancellato l’aumento del 2008 ed è stata fatta una nuova proposta per i quattro anni seguenti: per il 2009 un aumento del 4,8%, per il 2010 del 5,4, per il 2011 del 4,9 e per il 2012 del 6,1 (tre punti dei quali per il recupero del canone di Santa Giustina). Su ogni famiglia l’aumento graverà al massimo per 4 o 5 euro in più l’anno. In questi anni si è assistito ad un netto miglioramento a partire dalla bassissima percentuale di dispersione della rete idrica riminese. La parte relativa ai rifiuti sarà invece oggetto di un ulteriore approfondimento. Lo hanno deciso stamane i sindaci rispondendo con lucidità alla Cgil che ieri pomeriggio,ancora prima di conoscere le proposte tariffarie,aveva dato uno stop a qualsiasi aumento. I sindaci hanno chiesto ad Hera di perseguire con determinazione l’obiettivo della raccolta differenziata al 60% per il 2011.
Il presidente della Provincia di Rimini, Ferdinando Fabbri, ha voluto ricordare l’imponente mole di investimenti fatti per raggiungere l’obiettivo, usando meno termovalorizzazione, meno discarica e più differenziata.
‘Su indicazione dei sindaci – ha detto Fabbri – lasciamo aperta la partita sui rififuti andando però celermente avanti nella filosofia della raccolta differenziata spinta’.
Si è anche deciso di costituire un tavolo di lavoro per applicare tariffe sociali alle fasce basse e medio basse della popolazione. Senza alcun aggravio tariffario, da gennaio l’acqua verrà interamente gestita da Romagna Acque.