Caos bollette a San Marino, Demos: “C’è ancora di peggio!”

Caos bollette a San Marino, Demos: “C’è ancora di peggio!”

“C’è ancora di peggio!”.

Così Demos commenta il caos bollette nella Repubblica di San Marino.

“Il caos generato sulle presunte bollette  gonfiate testimonia di un governo in preda a un delirio autoritario che si concretizza con un’incapacità manifesta. Non si è nemmeno in grado di calcolare le bollette per i cittadini! Oltre a questo, il governo e i propri delegati sono giunti a mettere in discussione il futuro energetico della nostra Repubblica per i prossimi anni. Un governo della ‘trasparenza’ che si è dimostrato opaco ed incapace, con il continuo ricorso a sedute segrete e alla segretazione degli indici rilevanti della gestione di una azienda pubblica”, afferma Demos in un comunicato.

E ancora: “Proprio perché evidenziamo molta opacità e temiamo per ulteriore incompetenza oltre a quella dimostrata, denunciamo una estrema preoccupazione per la svendita di un contratto di fornitura a lungo termine e a prezzo fisso che, con successo,  si era riusciti a ottenere a tutela della sicurezza energetica del Paese. Un contratto a prezzi fissi e non indicizzati è una sicurezza perché tutela dalle speculazioni di mercato, ed aveva  un grandissimo valore per la Repubblica. Voci autorevoli ci riferiscono di un valore raggiunto da quel contratto valutato sui 350 milioni di euro, nel periodo di massima speculazione alla borsa di Amsterdam. Forse qualcuno ha anche avuto la tentazione di vendere quel patrimonio in quel momento, ma un’Azienda di Stato non può avere come faro di riferimento la speculazione finanziaria, ma deve avere come obiettivo di lungo periodo la stabilità e la sicurezza energetica per il proprio Paese e proprio per questo non poteva e non doveva vendere quel contratto nemmeno in quella fase, figuriamoci quando i prezzi sono scesi”.

Demos, inoltre, preannuncia che il suo rappresentante in Consiglio Grande e Generale “si adopererà per ottenere la massima trasparenza e chiarezza su quanto avvenuto sulla gestione di questo importante asset strategico ed economico”.

“Possiamo fin da ora dire che questa vicenda deve avere la massima attenzione da tutta la politica e da tutta la cittadinanza perché non è possibile gestire gli asset strategici del Paese senza la dovuta trasparenza e soprattutto senza evidenziare i processi logici e le finalità delle scelte. Dalle delibere pubblicate della Azienda dei Servizi non emerge nulla di tutto questo, mentre emerge una situazione di bilancio molto pericolosa. Nel bilancio preventivo 2023 sono previste perdite di gestione per 68 milioni di euro e utili sulla negoziazione della energia di 78 milioni”, manda a dire Demos.

E non è finita qui: “Sono cifre da capogiro, con elevati fattori di rischio e alta volatilità, in un contesto geopolitico per nulla rassicurante e soprattutto affatto stabile, pertanto chiediamo a gran voce; a quanto è stato venduto quel contratto? E soprattutto come è stato sostituito? Di tutto questo i cittadini devono essere informati, perché le prossime bollette rischiano di essere ancora più salate di quelle che sono state annullate”.

Demos, insieme a Libera e a rappresentanti di maggioranza e di associazioni di categoria, “nel contesto di questa situazione e sul fronte Des, che sarà in Commissione la prossima settimana”, ha  programmato “una serata pubblica alla sala Montelupo di Domagnano lunedì 3 aprile 2023”.

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