A quanto scrive David Oddone di L’Informazione di San Marino il piano di ristrutturazione di Delta, illustrato ai primi di giugno da Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino, e Leone Sibani, Presidente della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, è ancora all’esame del Tribunale di Bologna, causa alcuni ricorsi, fra cui quello di Estuari.
Titolo: Ricorso in tribunale: “si sta ottenendo l’assurdo risultato di favorire proprio ciò che la Banca d’Italia e il ministero dell’Economia e delle Finanze hanno inteso sanzionare” / Estuari: “con l’accordo Delta si agevola posizione di dominio di Carisp”
Estuari ha proposto ricorso presso la sezione fallimentare del Tribunale di Bologna, contro – fra gli altri – Delta “avverso l’omologazione di accordo di ristrutturazione dei debiti”.
In pratica – secondo la tesi di Estuari – con l’Accordo “non si fa altro che agevolare l’abuso da parte di Crsm della propria posizione di dominio esercitata su Delta in forza dei contratti di finanziamento stipulati con Delta e le altre società del Gruppo, ottenendo l’assurdo risultato di favorire proprio ciò che la Banca d’Italia e il Ministero dell’economia e delle finanze hanno inteso sanzionare ed a cui hanno inteso porre rimedio con l’avvio dell’amministrazione straordinaria”. E ancora prosegue Estuari: “L’omologa dell’Accordo determinerebbe quindi l’effettuazione di pagamenti in violazione delle norme di diritto societario e lo ‘svuotamento’ di Delta e del Gruppo a tutto vantaggio di un unico azionista, che ha peraltro agito in chiaro conflitto di interessi abusando della propria posizione di dominio e, anche solo per tali motivi, dovrà essere rigettata”.