Targhe, Corte Ue boccia norma codice stradale italiano
La norma del Codice della Strada italiano che vieta di circolare con un veicolo immatricolato all’estero a chiunque sia residente in Italia da più di 60 giorni – introdotta nel dicembre 2018 dal decreto Sicurezza, fortemente voluto da Matteo Salvini, all’epoca ministro dell’Interno – è contraria al diritto europeo.
La Corte ritiene che il prestito d’uso transfrontaliero a titolo gratuito di un autoveicolo sia “qualificabile come movimento di capitali”, pertanto la norma italiana costituisce una restrizione alla libera circolazione di capitali, restrizione che, ricorda il giudice, è ammissibile “solo per motivi imperativi di interesse generale, che la Corte non ravvisa nell’ipotesi in esame” e per “finalità di contrasto della frode fiscale” quando l’auto immatricolata in uno Stato membro è destinata all’uso permanente in altro Stato membro.
A onor del vero va anche detto che nella sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue si parla di “Stati membri”, definizione che non si applica a San Marino
Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 23