Catania dona a San Marino una reliquia “certificata” di Sant’Agata

Catania dona a San Marino una reliquia “certificata” di Sant’Agata

Si avvicinano i festeggiamenti per Sant’Agata, vergine e martire – compatrona della Repubblica di San Marino.

Come spiega la Parrocchia di San Marino in un comunicato, quest’anno la memoria di Sant’Agata ha una tonalità ancora maggiore di festa in quanto è giunta a San Marno da Catania – in dono – “una reliquia della Santa con l’autentica della Diocesi di appartenenza, che verrà esposta alla venerazione dei fedeli proprio nella giornata di lunedì 5 febbraio” (qui sotto la foto della reliquia e il certificato di autenticità).

“L’arrivo della reliquia della Santa a San Marino – scrive Don Marco Mazzanti – è stato possibile grazie all’interessamento del nostro Vescovo Mons. Andrea Turazzi, con la previa autorizzazione dell’Arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, e attraverso la collaborazione del Generale Corrado Carattoni, Comandante del Comando Superiore delle Milizie Sammarinesi, del Sergente Maggiore della Guardia di Rocca – Compagnia di Artiglieria William Pruccoli, di un gruppo di fedeli appartenenti alla Guardia di Rocca, e del dottor Giorgio Martini di Trento, che si è prodigato all’iniziativa e ha tessuto sapientemente i contatti.

La reliquia sarà custodita nella Basilica del Santo Marino sotto la custodia del Rettore e durante i festeggiamenti della Santa sarà esposta alla venerazione dei fedeli nella Cripta di Sant’Agata nella mattinata quando si celebreranno le quattro s. messe a lei dedicate (8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.30) e nel pomeriggio nella processione da Borgo Maggiore (14.30) fino a giungere alla Pieve (15.15) per il canto dell’Inno a San Marino e del Te Deum con la benedizione finale (qui sotto il programma dei festeggiamenti religiosi).

“Agata, con la sua vita e il suo martirio – scrive Don Marco – parla anche oggi a noi e il suo messaggio è di grande attualità. In particolare, possiamo trarre dalla sua storia personale alcuni spunti: l’educazione alla vita buona, il ruolo dei giovani e, infine, l’importanza della famiglia e delle agenzie educative. La nostra devozione verso la Santa compatrona di San Marino è autentica se ci lasciamo interpellare dalla Parola di Dio, che ha reso la sua vita salda in Cristo. Oggi, se vogliamo costruire un mondo più giusto e umano, dobbiamo guardare ai Santi non solo come a persone da venerare, ma come modelli da imitare”.

Quindi l’auspicio “che la Santa vergine e martire benedica la nostra Repubblica e la nostra Diocesi”.

 

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