Catena Fiorello conquista il pubblico di Villa Manzoni

Catena Fiorello conquista il pubblico di Villa Manzoni

Solare, spontanea, la battuta sempre pronta, con quei suoi inseparabili occhiali da intellettuale, Catena Fiorello instaura sin della prime battute un simpatico feeling con il pubblico del salotto culturale di Villa Manzoni.

Tra il gossip sui suoi celebri fratelli e la serietà del suo ultimo romanzo: “Un padre è un padre”, domenica sera 28 settembre, la scrittrice siciliana trascina tutti con la sincerità e la forza comunicativa di chi ha saputo superare i pregiudizi che da sempre si addensano sul suo cognome. Poi ci aggiunge un surplus di leggerezza e di ferrea, fiera e positiva volontà, quella che le permette di essere felice perché autonoma nel pensiero e libera dal giudizio altrui.

A modo suo, coinvolgendo il pubblico e perfino il fidanzato presente in sala, racconta la trama del libro, come un’attrice consumata, ma senza svelare i colpi di scena del finale e sottolineando i passi che più le stanno a cuore: la bellezza della sua Catania, la forza delle donne  “che ce la devono fare da sole”, il rapporto padre – figlia visto come una scoperta e  illustrato in una dimensione non convenzionale. E l’odio. Che non esiste, perché è un sentimento esattamente contrapposto all’amore, e perché sull’odio non si costruisce nulla. E così si articola tutto un percorso tra l’odio, che senza la prima vocale diventa Dio, e quindi si trasforma in amore. Una traccia che intesse tutta la trama del libro (che in principio doveva intitolarsi proprio L’odio non esiste).

“Un padre è un padre – ha sottolineato l’autrice – significa che essere padre non è solo una questione biologica, ma che padre è chi ti abbraccia come sei”.

Per l’Ente Cassa di Faetano – fondazione Banca di San Marino, promotore del progetto, è viva la soddisfazione per un incontro che ha permesso di affrontare argomenti importanti e profondi, espressi con sensibilità dall’autrice e ben esplorate dall’intervista di Angela Venturini.

Cresce anche l’orgoglio nel vedere la partecipazione che il progetto sta suscitando anche oltre confine, e nel constatare come attraverso Villa Manzoni si stia contribuendo ad animare Dogana, insieme a tutta la Repubblica.

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