Commercio a San Marino. Ok

Commercio a San Marino. Ok

“Il settore del commercio a San Marino gode di ottima salute”. Così il Segretario di Stato all’Industria, Artigianato e Commercio, Marco Arzilli, alla conferenza stampa di presentazione del primo rapporto completo annuale sul comparto predisposto dall’Osservatorio sul Commercio. Ne è emersa una fotografia reale, attendibile ed esaustiva riferita all’anno 2009, che rivela un settore in crescita, per il quale specifiche iniziative sono già in atto, come ad esempio la San Marino Card, ed altre, quale una riduzione dell’aliquota della monofase, sono allo studio.

Arzilli ha sostenuto che il commercio è uno dei pilastri dell’economia sammarinese, una certezza per il nostro Paese e per il suo sistema economico e sociale. La strada intrapresa dalla Segreteria di Stato, anche attraverso la nuova legge sul commercio – in discussione nella sessione consiliare di questi giorni – intende continuare nell’attività di epurazione del settore, dove troppo spesso i dati emersi non corrispondono a quelli effettivi. E proprio di questa “pulizia” terrà conto il prossimo rapporto dell’Osservatorio sul Commercio della Repubblica di San Marino, la cui uscita è prevista per il mese di settembre. Rilevazioni semestrali che danno conto dello stato di salute di un settore qualitativamente elevato, composto da operatori per la maggior parte seri e che lavorano su numeri importanti. Un comparto sano, diversificato e con un forte legame sul territorio.

Oltre all’Osservatorio, che è composto da rappresentanti delle diverse Associazioni di Categoria, alla stesura del rapporto hanno contribuito funzionari dei diversi uffici pubblici: dall’Ufficio Industria, all’Ufficio Programmazione Economica e Centro Elaborazione Dati e Statistica, al Tribunale. A presiedere l’Osservatorio è Libero Barulli, che con la pubblicazione del Rapporto auspica di recuperare l’immagine distorta di un settore che appare erroneamente sottodimensionato rispetto alla realtà, per effetto di dati non sempre attendibili, derivanti da una mancata armonia nella loro rilevazione.
Un comparto, quello commerciale, che con la Legge del 2006 era diventato difficilmente controllabile e che invece la nuova Legge intende valorizzare, dando maggiori certezze agli oltre 5.000 addetti cui quotidianamente dà lavoro e reddito.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy