Commissione Affari Esteri – martedì 24 gennaio seduta della mattina

Commissione Affari Esteri – martedì 24 gennaio seduta della mattina

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE ED IMMIGRAZIONE, SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE 

– MARTEDI’ 24 Gennaio-   Seduta della mattina

Gli esiti della visita del vice presidente della Commissione europea, del 20 gennaio scorso, ma anche le polemiche sul servizio rotta neve sono tra gli argomenti discussi in apertura dei lavori della Commissione consiliare. A livello bipartisan, i commissari evidenziano come molto positive le dichiarazioni del vice presidente Maros Sefcovic, sulle disponibilità e aperture manifestate nel voler concludere l’accordo di Associazione con la Repubblica di San Marino, anche senza la finalizzazione da parte di tutti e tre gli Stati coinvolti (quindi San Marino, Monaco e Andorra).
I commissari intervenuti, visto l’accelerata registrata dal negoziato, chiedono poi di poter avviare incontri della Commissione dedicati ai testi dei singoli dossier dell’accordo. Da parte del Segretario di Stato Affari Esteri, Luca Beccari, viene espressa disponibilità rispetto questa richiesta. Il presidente Paolo Rondelli si impegna così a programmare per i prossimi mesi convocazioni per commissioni in seduta segreta, dedicate in via esclusiva al negoziato, in parallelo alle commissioni ‘ordinarie’.  

Nel corso delle Comunicazioni, viene presentato infine da parte di Giuseppe Maria Morganti, di Libera, un Ordine del giorno sulle rivolte della popolazione civile in Iran. La proposta di Libera  in particolare richiede al governo che “non si fornisca più ogni supporto economico e commerciale a Teheran; che sia sospeso ogni accordo con il regime teocratico;che siano sanzionati i membri della struttura di potere della Repubblica islamica in Iran; che si attivi la giurisdizione extraterritoriale prevista nel codice penale per procedere nei confronti di coloro che si stanno macchiando di crimini contro l’umanità come tortura e sequestro di minori e uccisioni extragiudiziari”.    

Concluso il dibattito sulle Comunicazioni, si è passati al comma su nomine e revoche di rappresentanti diplomatici e consolari. Infine l’Aula si è concentrata su una serie di pratiche sulla concessioni di residenze e permessi di soggiorno. La seduta è terminata  infine con la revoca all’unanimità di una residenza per non ottemperanza dei requisiti legati agli impegni imprenditoriali. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno dall’esame del progetto di legge “Diritto dell’Informazione e dei Media”. 

 

Di seguito un estratto degli interventi al comma Comunicazioni.

 

Comma n .1  Comunicazioni
Paolo Rondelli, Rete, Presidente
Vista la situazione di strade e i pericoli legati al ghiaccio, proporrei di non fare il serale. C’era la richiesta di aggiornare le schede delle residenze, ho fatto richiesta all’ufficio di controllo per poter fare una discussione in una prossima sessione.
Luca Beccari, Sds Esteri
Aggiorno la Commissione sulla visita del ministro greco degli Esteri di lunedì scorso a San Marino. Abbiamo sottoscritto nel 2021 con la Grecia un Memorandum per le consultazioni politiche e sono in corso attività per arrivare alla stipula di accordi standard sulla protezione degli investimenti. Dopo quello firmato con l’Ungheria è ora possibile arrivare ad accordi su queste materie con più facilità con i paesi europei. E’ stata una visita importante per i messaggi consegnati, rispetto al percorso dell’accordo di Associazione a San Marino. Il ministro greco ha chiesto di strutturare il momento annuale sulle consultazioni politiche, non solo come scambio di vedute a livello di candidature internazionali, ma come volontà di ricevere un punto di vista ‘terzo’ su dinamiche politiche europee e geopolitiche che interessano la Regione. E’ rilevante perché ci fa assumere un ruolo un po’ diverso e ci fa entrare in una logica più strutturata. Con la Grecia collaboriamo in ambiti specifici che portiamo avanti, uno su tutti, il Registro marittimo. La Grecia è uno dei principali Paesi armatori al mondo, in particolare rispetto le navi crociera, e potrebbe essere un punto di contatto per lo sviluppo del nostro registro marittimo, così come per il supporto nell’applicazione e implementazione di normative e convenzioni.
Quindi sulla breve visita in Arabia Saudita, a Riat, per l’incontro con il mio omologo: è stata l’occasione prima di tutto per chiudere l’accordo per la protezione degli investimenti, che è stato parafato, e verrà firmato a breve, se riusciremo in occasione della visita del ministro degli Esteri a San Marino. Abbiamo poi parlato della loro candidatura ad Expo 2030, ma sappiamo che c’è anche la candidatura di Roma e per San Marino rappresenta un’occasione diversa. Ma vedremo cosa accadrà, perché sarà una votazione a turni. Al momento le città che se la contengono sono Roma, Riad e una città della Corea del sud. Abbiamo parlato su come sviluppare una maggiore collaborazione in ambito economico, tenendo conto delle linee di sviluppo del loro paese. E’ un paese con una serie di limitazioni e problematiche su libertà individuali e diritti, ma sta progressivamente abbattendo diversi muri e vuole proporsi in alcuni settori, come l’ambito turistico, le energie alternative al petrolio – nonostante sia il 3° produttore mondiale di petrolio vi è consapevolezza della necessità della transizione alle rinnovabili.
Eravate presenti alla visita del commissario Ue Sefcovic, ma desidero rimarcare alcuni punti che ci aiutano ad impostare il lavoro per il prossimo futuro. Innanzitutto è positivo il fatto che sia stato confermata la piena inclusione di San Marino nella Comunità politica europea. Ha confermato che l’esclusione di San Marino, Monaco e Andorra al primo Summit non è dipesa da motivazioni politiche ma più da una iniziale logica organizzativa.  La nostra rimostranza è stata capita e abbiamo ricevuto già l’invito per il prossimo giugno in Moldavia. La commissione si è impegnata ad evitare per il futuro altri ‘cortocircuiti’. Il Commissario ha poi dato piena volontà di includere San Marino nel sistema di approvvigionamento del gas dell’Ue. E’ una questione importante per chiudere un contratto, al di là del prezzo gas. Per esempio, i costi sui sistemi per il trasporto-nave, degassificazione etc. diversamente sono improponibili per San Marino che oltretutto, per il suo trasporto in territorio, dipende dalla rete italiana.
Altro aspetto rimarcato, il fatto di sostenere la bontà dell’accordo di Associazione tra San Marino e Ue e la volontà di concluderlo qualora anche ci fosse un disallineamento dei tre Paesi in trattativa. Se qualcuno non è pronto, in sostanza, loro sono pronti a farlo con chi resta in partita.
Nicola Renzi, Rf
Parliamo di neve e di Europa. Prima la neve: il fenomeno che ci ha colpito non è usuale, è indubbio, per le sue caratteristiche. Da un lato si sono avute le difficoltà di una neve particolare che ha teso a sciogliersi subito, con rischi per la vegetazione. Dall’altro lato, ci sono stati dei ‘pro’ importanti, dettati dal fatto che in Repubblica alcuni Castelli sono stati risparmiati dalle precipitazioni nevose. Non ci siamo scagliati contro la chiusura delle scuole. Ma lo avevamo anticipato che sarebbe finita così: attraverso una interpellanza presentata diverse settimane fa, abbiamo chiesto notizie sull’organizzazione e sulla gestione della flotta rotta-neve e abbiamo ricevuto notizie non corrette. Poi ci siamo ritrovati così. E’ un andarsela a cercare. Rotta-neve: è stato un vero disastro.
Quindi la risposta della Segreteria di Stato alle critiche sul servizio: prima ci dice che gli esperti del rotta neve sono gli stessi da anni, poi andiamo a vedere e si legge ‘molti che facevano rotta neve negli anni passati, si sono rifiutati ed è una cosa vergognosa’. Poi si parla di trattative sindacali… ma ai cittadini non interessa questo. Invece interessa che, se nevica, le strade devono essere pulite. Non ci sono mai stati così tanti danni di rotta neve: non è mai successo che fossero addirittura ostruite le possibilità di uscita dalle casa dalle macchine. Quando c’era chi sapeva fare, sapeva infatti dove andava accumulata la neve. Sappiamo che l’ablazione della neve è fondamentale. Oggi poi abbiamo aperto le scuole e nella scuola secondaria superiore le uscite di sicurezza sono ostruite dalla neve. Ditemi se è possibile.  

Sulla visita del vice presidente della commissione Ue, Sefcovic: è andata benissimo- e le cose vanno dette- per le aperture di disponibilità arrivate dall’Ue. La disponibilità a firmare l’accordo anche se altri paesi non firmano- la devo ancora vedere, qualche dubbio resta- ma è un risultato fondamentale e lo dobbiamo riconoscere. Però c’è una cosa importante. La mia più grossa preoccupazione è legata al fatto che curare un negoziato assiduo così importante, su tutto quello che è rimasto, in 5 mesi è una impresa titanica e ciclopica. E si rischia che la Commissione Ue arrivi con un testo blindato, ‘prendere o lasciare’. Di qui l’importanza del coinvolgimento di tutte le forze politiche, per vedere quali sono le linee rosse che non vogliamo superare. Per il momento non c’è problema a riconoscere che le disponibilità Ue ci sembrano un buon risultato per concludere in tempi rapidi il negoziato.
Giuseppe Maria Morganti, Libera
Dato che il negoziato sta accelerando e abbiamo capito dal vice presidente come l’Europa sia disponibile a firmare l’accordo con San Marino, a questo punto invito la commissione ad attivarsi affinché i protocolli da sottoscrivere possano essere valutati nel dettaglio al suo interno. E’ importante conoscere le linee rosse, ma anche in dettaglio gli accordi a cui dovremo adeguarci. Ritengo quanto mai opportuno che  la Commissione esteri possa esaminare i dossier con frequenza, anche in seduta segreta. Anche io faccio i complimenti per l’ottimo esito della visita di Sefcovic che ha sciolto alcuni nodi, sulla possibilità di un accordo a due- e a non tre- questo ci aiuta ad arrivare fino in fondo. 

Torno su uno dei temi che stanno interessando il mondo intero da mesi e che richiede gesti di solidarietà forti. Mi riferisco alla situazione iraniana. L’Odg approvato all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale è un atto importante e significativo, ma altrettanto lo è fare di più, adottare tutte quelle decisioni che facciano capire quale tipo di sostegno vogliamo dare a questa lotta di liberazione in atto in Iran, per dare sostegno a una popolazione che sta dimostrando grande coraggio. A questo fine abbiamo preparato un altro Odg che siamo disposti a discutere e modificare in Commissione. E sarebbe opportuno poi riportarlo in Consiglio grande e generale. Si fa un passo in più sulla strategia da mettere in campo anche con altri Paesi, per esprimere un gesto di forte e di convinta solidarietà al popolo iraniano

La Commissione consiliare Affari Esteri,   

alla luce della rivoluzione non violenta e  pacifica in Iran per cambiare un regime dittatoriale che mina i diritti delle persone e reagisce alle proteste con violenza inaudita, uccidendo i manifestanti e imprigionando i dissidenti, eseguendo pene capitali;

non si può restare inerti e indifferenti di fronte a questo storico e drammatico evento, consapevoli che l’indifferenza e l’inerzia equivalgono alla complicità con gli oppressori (…);

Chiede al Governo di mostrare nei confronti del popolo iraniano una solidarietà e sostegno vero ed efficace; 

a tal fine la commissione consiliare Affari Esteri chiede che non si fornisca più ogni supporto economico e commerciale a Teheran; 

che sia sospeso ogni accordo con il regime teocratico;

che siano sanzionati i membri della struttura di potere della Repubblica islamica in Iran;

che si attivi la giurisdizione extraterritoriale prevista nel codice penale per procedere nei confronti di coloro che si stanno macchiando di crimini contro l’umanità come tortura e sequestro di minori e uccisioni extragiudiziari.    

E’ un Odg che incrementa la nostra azione ed esprime proposte pratiche di attività del nostro Stato a favore di questo popolo cui serve solidarietà internazionale se vuole vincere questa battaglia.
Francesco Mussoni, Pdcs
Per rimarcare quanto hanno già detto altri commissari e sottolineare la storica visita del vice presidente della Commissione Ue a San Marino che rappresenta un atto simbolico di vicinanza e sostegno al paese in questa fase negoziale. E’ una visita storica, la prima. E in secondo luogo, sottolineo l’importanza delle parole trasferite in audizione che hanno dato atto di una convinzione ferma e decisa a procedere con gli accordi. E’ un impulso politico che era nella consapevolezza del Segretario e, a questo punto, anche di Commissione e Consiglio e deve diventare anche del Paese. Per sottolineare infine l’importanza di raccordarsi su lavori in questa materia e di entrare nel Paese con il dibattito sull’Ue.
Andrea Zafferani, Rf
Sulla visita di Sefcovic: spiace sia stata in seduta segreta, le cose emerse in commissione sono estremamente importanti e positive e sarebbe stato interessante che la popolazione ne avesse avuto consapevolezza. Sono venuti fuori elementi di indubbia rilevanza che io stesso come commissario non conoscevo sulla trattativa. Non li menzionerò, ma è un peccato non si possa parlare liberamente su quanto sia emerso in seduta segreta. Certi elementi sono importanti per noi, in rapporto ad altri piccoli Stati, come  la possibilità di ‘muoversi’ al di là di quello che faranno altri, sui tempi…sono contento di quanto sentito in quel giorno e sono elementi di trattativa ottimi per noi. Mi associo a quanto chiesto dai colleghi, chiedendo al Segretario di mettere in campo una serie di incontri in questa commissione, per scendere nei dettagli del negoziato. Sappiamo che i tempi possono essere veloci, ma non sappiamo i contenuti di quanto stiamo discutendo e non è un elemento di secondaria importanza. Ci sono temi sensibili, alcuni non potremmo portali a casa, su altri invece dovremmo concentrarci in maniera più forte. Per non trovarci a giugno-luglio che la commissione ci porta il ‘pacchetto pronto’. Siamo fortunatamente in una posizione Paese in cui non c’è nessuno che cerca di lucrare sull’accordo Ue. Nessuno porta argomentazioni del tipo ‘ecco il governo ci sta svendendo…’, è una fortuna che abbiamo per poter affrontare il discorso con razionalità e unità di intenti.
Alessandro Bevitori, Libera
La visita di Sefcovic ha dimostrato più con i fatti che con le parole di essere venuto qua, nell’anno in cui si dice che si vuole chiudere l’accordo, ed è la risposta più netta. E non si può dire che la Segreteria non stia facendo il suo lavoro. Le criticità che evidenziamo- e non mi riferisco solo a Libera e all’opposizione, è un parere piuttosto diffuso in commissione- sulle dichiarazioni Sefcovic, hanno riguardato un po’ tutti sul livello di informazione che -non- abbiamo. Noi ci siamo presentati in maniera responsabile e proattiva rispetto all’accordo di Associazione. Nessuno vuole soffiare sul fuoco, perché sicuramente c’è una spinta antieuropeista nel paese, ma non in questa Aula. Proprio per questo andrebbero affrontati i vari dossier aperti, bisogna iniziarne a parlare, non lo abbiamo mai fatto. Il commissario era molto sul pezzo, ha parlato dei dossier e di alcune criticità. Ero un po’ in imbarazzo, ci dava lui le informazioni sul negoziato. Ha detto che tra tre mesi potrebbero essere pronti, mi sono un po’ trattenuto perché dobbiamo essere seri. Ma qui rischiamo di arrivare alla fine con un Paese totalmente ‘contro’. Molti mi fermano e mi chiedono cosa comporta ‘questo o quello’ con l’Accordo, e io rispondo che al momento non abbiamo alcuna informazione. E non sto tranquillizzando nessuno così. Bene le serate pubbliche, ma la proposta è di calendarizzare una serie di commissioni dove si portano i singoli dossier.
Luca Beccari, Sds Esteri replica
Sul servizio rotta neve, posso dirvi cosa ci ha riferito ieri il Segretario di Stato Canti in congresso. Io mi occupo della competenza delle forze ordine Le attività di tutti e tre i corpi di polizia in questi giorni è stata notevole, tutti voi avete potuto vedere in strada la loro presenza, tutti sono stati mobilitati, anche gli ufficiali, per dirigere il traffico e per evitare la salita a mezzi che potevano bloccare la viabilità. Inutile dire che ogni precipitazione nevosa è a sé, è vero, questa volta sono stati interessati Città, Chiesanuova e Fiorentino, ma la dinamica è stata particolare, con un carico di neve notevole. Ci sono stati disagi legati a fattori che non incidono sullo sgombro della neve dalle strade, come l’incredibile numero di piante abbattute che hanno ostruito il passaggio. 

Restando sul tema: ogni esperienza ci deve aiutare a trovare le misure per operare ancora meglio ‘dopo’. Personalmente credo che dobbiamo rivedere un po’ di impostazioni sul piano contrattuale e degli accordi del servizio degli addetti. E’ evidente che dobbiamo favorire di più il servizio nelle ore che non coincidono con i picchi di mobilità delle persone. Il Segretario Canti ha assicurato che l’attività gestita dall’Azienda di produzione è stata al pieno delle sue possibilità, di mezzi e uomini, a Fiorentino ci sono state problematiche per mezzi non compatibili con gli spazi operativi, in quel caso ci sono state esigenze specifiche. Le migliori delucidazioni le può fornire il collega, vero è che ci sono anche tutta una serie di questioni che andrebbero approfondite. Sul servizio rotta neve se ne discuteva con divergenze di venute dall’Azienda e fuori e, anche qui in Aula. Quello che ‘non ha girato al meglio’ rispetto alle aspettative dei cittadini credo dipenda un po’ da approccio che non è stato pienamente coordinato tra Segreteria e Azienda di produzione, chi deve organizzare il servizio. Sull’Accordo di associazione. Mi stupisco un po’- e non voglio essere polemico- che delle volte si chiedano approfondimenti come se non si conoscesse l’impostazione dell’accordo. Vi porto i testi, ma non troverete pagine e pagine. Vedrete 2-3 facciate in cui sono specificate deleghe e particolarità. Poi c’è un tema da sviluppare: semmai dobbiamo approfondire assieme a questo, analisi e impatto delle singole direttive sul sistema. Due cose correlate, ma diverse. Se infatti parliamo di libera circolazione dei lavoratori, noi leggiamo la direttiva, diciamo dove siamo disallineati e se il disallineamento è colmabile e non. Da lì si inizia a negoziare per mitigare gli impatti. Ma i dettagli sono di due tipi: negoziali e sostanziali di quello che andiamo a recepire. 

Quando parliamo di approfondimento mi trovate disponibile, ma diamoci ordine e vediamo come vogliamo procedere. Non troverete il ‘contratto di servizio’ da 1.200 pagine con le ‘noticine’..non è questo l’accordo. Su questo, con il presidente, faremo un calendario di incontri, da qui a giugno,  ma dipende anche dalla vostra disponibilità. Se vogliamo dare spazio a questo, senza togliere tutto quello che deve venire in commissione, e darci un metodo più snello di lavoro, bisogna che troviamo anche una flessibilità organizzativa, se no, tra consiglio e commissione, facciamo giugno qui.
Paolo Rondelli, Rete
La proposta della presidenza: possiamo mantenere le commissioni ‘ordinarie’, mentre potremmo- se tutti sono d’accordo- riservare delle convocazioni, senza comma comunicazioni e in seduta segreta, con solo la discussione legata al negoziato. Questa proposta può andare bene a tutti- di fare riunioni solo dedicate al negoziato? Non essendoci contrarietà, confermiamo questo metodo di lavoro. 

Repubblica di San Marino,  24 Gennaio 2023/01

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