Commissione Sanità, seduta di venerdì 9 luglio

Commissione Sanità, seduta di venerdì 9 luglio

COMUNICATO STAMPA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITA’, PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT;

TERRITORIO, ABIENTE E AGRICOLTURA

– VENERDI’ 9 LUGLIO   – 

 

            In Comma comunicazioni, i commissari di Libera, Guerrino Zanotti e Matteo Ciacci, e di Rf, Miriam Farinelli, sollecitano il Segretario di Stato per la Sanità Roberto Ciavatta su temi di attualità: sullo stato della Medicina di Base, a seguito delle polemiche per il temporaneo accorpamento dell’ambulatorio di Acquaviva al Centro salute di Borgo Maggiore, conseguenza della carenza di personale;  su eventuali provvedimenti presi per gli operatori sanitari non vaccinati, fino ai problemi legati al non riconoscimento della vaccino Sputnik da parte di Ema e, quindi, per la mancanza del Green pass europeo per i sammarinesi.

In replica il Sds Ciavatta affronta alcune questioni sollevate: 1) sul personale Iss che non ha aderito alla campagna vaccinale c’è stato un confronto ampio tra Comitato esecutivo, Dirigenza della Funzione pubblica, sindacati, spiega.  “Personale non vaccinato si rileva in diversi settori, anche in terapia intensiva- rivela- dove il caposala ha deciso di non aderire alla vaccinazione”. Queste situazioni sono state considerate “per prevedere la sospensione e il trasferimento di questo personale in altre attività, in modo che non siano in contatto con persone malate e per non creare frizioni con colleghi nella predisposizione di piani ferie da una parte, e dall’altra assicurando la tenuta e la continuità di servizio”.  Quindi, “nei settori dove ci sono persone non vaccinate  il Comitato esecutivo con la Direzione generale della Funzione pubblica sta valutando se ci sono le condizioni per spostarli in lavori socialmente utili, se questo può creare disservizi nei reparti di provenienieza, e se questo possa succedere, si deve verificare quali possono essere le condizioni di permanenza, pur nel rispetto dei colleghi”.

2) Sulla carenza del personale: Ciavatta riconosce come insufficiente il Provvedimento sulla Dirigenza medica: “Non credo che garantire qualche migliaia di euro in più a medici possa avere effetto, se non risolviamo problemi a monte”, chiarisce, ovvero il riconoscimento di carriera e dei versamenti contributivi da San Marino all’Italia. In questo senso, “Stiamo lavorando sull’accordo del ’74 e ci vengono in ausilio i Regolamenti europei sulla libera circolazione dei lavoratori che stiamo trattanto con l’Ue- prosegue- Abbiamo potere contrattuale per rivedere la norma e avere così possibilità di entrare in rete con le attività ospedaliere italiane”.

            Quindi la questione collegata, le difficoltà nei Centri sanitari dei Castelli a rimanere aperti, quando si concedono ferie al personale. Per il Segretario è piuttosto un problema organizzativo e di gestione, anche se “i bandi per le assunzioni di nuovi medici sono stati emessi”, spiega, ma ci sono dei tempi a riguardo.  Sulla condizione attuale, Ciavatta ribadisce che non è solo un problema di numeri: “C’è un obbligo e una necessità di elaborare un piano ferie e un piano nel riconoscimento delle aspettative- prosegue- e il responsabile ha il dovere di rifiutare delle aspettative se creano disservizi”.  Per questo motivo, “non si può semplificare dicendo ‘assumiamo più medici e infermieri’ – continua- perchè senza organizzazione il problema rimane”. Infatti, “il problema dei centri sanitari è presente da tempo- sottolinea- e il Comitato esecutivo ha chiesto proposte di risoluzione allo stesso dirigente”. “Impropriamente io stesso- fa sapere Ciavatta- ho ipotizzato delle soluzioni ma non è compito politica- incalza- dovrebbero farlo i reponsabili”.

E ancora, il Segretario si chiede come mail il piano ferie nel reparto di Medicina di Base non sia mai stato fatto in modo scientifico, come in tutti i reparti, e perché si sia sempre usufruito “in modo illegittimo di sostituzione per le ferie- manda a dire- La deroga c’è solo quando non si può fare diversamente”. Ciavatta rimanda poi al mittente l’idea che i disservizi del settore avvengano per la volontà di risparmiare: “Non si taglia a discapito dei servizi”, puntualizza. E ancora, mette in guardia da dinamiche che “suonano come ricatti” e rispetto cui “il Comitato esecuto ha il dovere di non cedere”.

 

            Concluso il Comma Comunicazioni, la Commissione affronta il Comma 1 “Riferimento del Segretario di Stato per la Sanità circa l’iter adottato dopo la condivisione finale della relazione del Gruppo Audit dell’I.S.S. a mente dell’Ordine del Giorno approvato nella seduta dell’8 giugno 2021”.

La Relazione del gruppo Audit dell’Iss è stata consegnata ai commissari nella precedente sessione, tenuta in modalità segreta. Nella seduta odierna, il Segretario aggiorna i membri della commissione, come da Odg approvato, su quanto svolto, in seguito ai rilievi fatti dal gruppo Audit, dalla Segreteria e del Comitato esecutivo Iss.

Il Sds  alla Sanità Roberto Ciavatta anticipa la volontà di presentare, attraverso l’Avvocatura di Stato, un esposto in Tribunale per carenze o inadempienze, rilevate nella Relazione del Gruppo Audit, che possano essere penalmente o amministrativamente perseguibili.

Mi ero preso l’impegno di consegnare la relazione del gruppo Audit al Tribunale- spiega infatti- in modo che il Tribubale potesse partire con indagini e fascicoli laddove avesse riscontrato delle attività penalmente o amministrativamente perseguibili”. Ma il Tribunale ha rifiutato di prendere in carico la relazione intera: “Ciò che accetta invece- spiega- e che abbiamo predisposto, è una indicazione da parte delll’Avvocatura di Stato dei punti della relazione che si ritiene sensibili per una attività del Tribunale”. In definitiva, lo scorso 7 luglio l’Avvocatura di Stato ha acquisito la documentazione su cui il gruppo Audit è giunto alle conclusioni e ha preso atto di un elenco di elementi che possono avere una gravità di tipo amministrativo o penale”. Quindi ha richiesto un incontro con i tre professionisti coinvolti nell’Audit, successivamente a questo incontro sulle inadempienze registrate assicura- verrà portato a termine l’esposto”.

Quindi il Sds Ciavatta ha riferito anche sulle attività interne messe in atto dal Comitato Esecutivo per risolvere le criticità rilevate dalla Relazione dell’Audit, criticità che arrivano al 31 dicembre 2019, rispetto i singoli punti rilevati dall’Audit. Nell’elencarli, il Segretariopassa in rassegna quei ‘punti sensibili’ che sono stati segnalati anche all’Avvocatura di Stato.

Sulle rivalse, la questione è stata risolta già dal 2019 con l’assunzione di un consulente esterno per seguirle (…) Sono necessarie verifiche sulle responsabilità dell’avvocato che in precedenza per mansione aveva obbligo di seguirle e che non l’ha fatto: è uno degli elementi focalizzanti sulla richiesta al Tribunale di intervenire con l’apertura di un fascicolo su eventuali responsabilità. La Segreteria ha infatti richiesto una  indagine amministrativa al Comitato esecutivo per verificare se si tratti di volontarietà di non perseguire le rivalse o una disorganizzazione o di carenza di personale che ha reso impossibile seguirle. L’assunzione nel 2019 di un nuovo consulente esterno che cura le rivalse, confermato nel 2020, ha già prodotto un netto miglioramento di valori introiettati, circa 2 milioni di euro nel 2020 a fronte dei 300-350 mila euro che venivano introiettati precedentemente con grave danno per l’Iss. Finché ci sono io, se ci sono delle responsabilità, questa persona ne risponderà.

Sull’Area contabilità e bilanci, l’Audit indica di vitale importanza il potenziamento del sistema di contabilità analitica per redigere il bilancio per individuare centri di costi effettivi, e si indica di potenziare i sistemi di controllo gestione. Le attività svolte dal Comitato esecutivo: nell’atto organizzativo in elaborazione si proporrà di creare un’area di governo clinico e di controllo di gestione. Prevederà che una sorta di audit sia perenne e continuo: e non può non essere così in una struttura che gestisce i 2/3 del bilancio dello Stato e dal 2021 è stato avviato percorso formativo dedicato. L’Università dall’anno prossimo dovrebbe attivare un Master di specializzazione in ingegneria gestionale in ambito sanitario che prevede obbligo di tirocinio. Mancano persone competenti che possano estrarre dati e sulla base di quelli dare indicazioni utili al govero dell’Iss”.

            “Sulla sezione del bilancio, la relazione ci indicava la mancata copertura dei disavanzi 2018-2019: i disavanzi sono stati coperti dal prelievo della cassa di compensazione come da Finanziaria 2020.  Anche qui risulta un problema, come sia stato possibile che, a fronte di una copertura a bilancio poi non ci fosse una copertura effettiva, anche questo è uno degli elementi segnalati all’Avvocatura per approfondire in tribunale su eventuali responsabilità o  falsi di bilancio. E’ nostro dovere che il tribunale faccia chiarezza”.

Quindi il Sds affront il Capitolo RSA la Fiorina: “Emergono dalla relazione molti profili di illegittimità come acquisti dei Dpi, consulenze, dipendenti non ancora a carico dell’Iss… C’è un passaggio nella relazione molto forte: ‘L’Iss, pur avendo proprietà del 100% delle quote della società, non ha alcuna possibilità di controllo sulla gestione e amministrazione della stessa’.  Così somme rilevanti sono sfuggite dalla supervisione del Comitato esecutivo e si raccomanda di intervenire sulla governance nominando un Cda in luogo dell’attuale amminsitratore unico, sia sul sistema di controlli, nominando un collegio sindacale o sindaco revisore. Le richieste che la Segreteria ha svolto al Comitato esecutivo  dopo l’audit sono state quelle di capire se tenere in piedi la società privata della Rsa o eliminare la società privata, riconducendo la Rsa totalmente all’Iss, ipotesi meno conveniente e con problemi nella gestione della Colonia di Pinarella, per cui ogni lavoro da fare richiede una proprietà italiana.  E’ stata richiesta l’analisti costi-bnefici delle due ipotesi: il Comitato esecutivo mi ha risposto che insieme al congresso di Stato sarà necessario valutare come procedere nelle due ipotesi, 1) se cassare la società privata o 2) se mantenerla con la garanzia di un controllo diretto su gestione e su spese. Le attività pregresse svolte fino ad oggi sono uno degli elementi trasmessi ad avvocatura ai fini dell’esposto alla magistratura.”

 

Sull’area “Personale – sezione dirigenza medica”, l’Audit indica di introdurre ipotesi  di modifiche alla legge sulla dirigenza medica: “Si sta valutando la rivisitazione dei premi, attraverso un loro ampliamento non solo ai dirigenti medici, ma anche a capisala e infermiere. Se infatti un medico raggiunge un obiettivo non lo fa da solo, ma grazie al reparto che sta funzionando.

L’Audit chiede poi che le nuove assunzioni avvengano nel rispetto dei fabbisogni: nella relazione si parla di 113 persone in 5 anni di aumento al di fuori dei profili di ruolo. Non c’è mai stata una verifica sui profili di ruolo, sui permessi speciali che generano sovrannumeri.

Abbiamo necessità di prevedere nuove assunzioni, ma in precedenza spesso sono state fatte fuori dalla logica”.

“Sulla Farmacia: è stata pianificata una gara di appalto per l’area acquisti, con la richiesta di almeno tre preventivi per l’intermediazione, in modo da superare il monopolio dell’intermediario attuale (…) Sempre sulla Farmacia c’era la questione dell’acquisto di strumenti oftalmici non ordinati. In pratica sono arrivati due macchinari che nessuno aveva ordinato, il Comitato esecutivo ha svolto verifiche: una delle due pratiche segnalate è parzialmente corretta, c’è almeno la delibera del Comitato esecutivo di allora, per l’altra non si rileva documentazione. E’ uno degli elementi trasmessi all’Avvocatura per aprire un fascicolo sulla responsabilità su un acquisto mai approvato, mai richiesto, né utilizzato”.

“Sull’Impianto di autoproduzione di gas medicinali, rilevo un elemento di gravità assoluta: si tratta di una indicazione arrivata, come spiega la relazione, da parte del responsabile dell’ufficio tecnico sul fatto che l’impianto gas non fosse più a a norma e fosse necessario un intero impianto di autoproduzione totalmente nuovo che il Comitato esecutivo ha accettato come proposta immediatamente. Noi abbiamo cercato di avere dati e di fare luce su questa cosa: risulta che l’attuale impianto è totalmente a norma. Per quel che mi riguarda, chi ha fatto la segnalazione di dover cambiare l’impianto ha commesso un reato di amministrazione infedele, avendo dichiarato il falso per richiedere la modifica di un impianto che costa qualche milione di euro che avrebbe dovuto sborsare l’Iss. E’ uno degli elementi che mi auguro l’Avvocatura porti avanti con più forza possibile”.

Infine “Non c’è altro se non la realizzazione di  un “Internal audit continuativo”, proposto dal nuovo Atto organizzativo, sarà previsto un apposito ufficio con sue sottosezioni”. 

 

Da parte dei commissari si esprime apprezzamento per l’attività posta in essere dall’Audit, ma da parte dei commissari di opposizione, a partire da Miriam Farinelli, Rf, si esprime il timore che non si voglia procedere a una “caccia alle streghe”. Guerrino Zanotti, Libera, osserva come al centro dei rilievi della relazione dell’Audit ci siano solo le attività della precedente gestione Iss, dal 2017 al 2019.

Miriam Farinelli, Rf

Dall’ intervento del Segretario si rileva l’estrema ‘sottigliezza’ delle nostre capacità amministrative e gestionali, è necessaria portare avanti una formazione del personale adeguata. Il mondo fuori di noi corre, noi per decenni invece siamo rimasti piccoli e fermi. La gestione passata presta fianco a spese eccessive non più accettabili, è necessaria una ristrutturazione di tutti i settori basata su professionalità e capacità, non su amicizie politiche. Mi auguro siano perseguiti tutti gli atti che ravvedano motivi di reato, ma non ci sia una caccia alle streghe. Punire sicuramente i reati, ma non l’incapacità per mancanza di formazione.

Guerrino Zanotti, Libera

Mi associo a quanto detto da Farinelli, siamo con il Segretario e con il Comitato esecutivo e con il  Tribunale nel perseguire tutti quegli atti che dovessero avere rilevanza penale. Detto questo, però voglio rilevare alcui elementi che emergono da un lettura pù attenta dalla relazione del gruppo Audit. A me è sembrato ci si fosse focalizzati sull’attività svolta dall’Iss dal 2017 al 2019, anzi non è solo una mia impressione. Dalla nascita dell’Iss, dal 1955 all’oggi, l’Istituto ha avuto tante gestioni diverse, sinceramente la cosa che un po’ stonava era la volontà di focalizzarsi su un periodo così limitato. Ho pensato ci fosse la volontà di andare a colpire chi lo ha gestito in quei tre anni lì.  Sono convito sia necessario avere per una struttura così complessa un ufficio che possa garantire la verifica delle procedure eseguite in tutti i servizi, ma questa volontà di fare un internal audit focalizzato su quei tre anni mi fa impressione. Nella relazione non ci sono elementi solo per segnalazioni a tribunale e avvocatura, ma di intervento: infatti obiettivo dell’audit rimane quello di migliorare l’organizzazione dei servizi. E su questo ho trovato approssimazione nell’approccio del gruppo.

Maria Luisa Berti, Npr

L’iniziativa dell’audit è giusta e condivisibile, mi compiaccio anche che in breve tempo ci siano stati rilievi operativi per dare risposte, a livello interno, o anche tramite l’avvocatura in tribunale. Non deve essere una caccia alle streghe, ma chi ha sbagliato deve risponderne.

Do atto al Segretario dell’approccio diverso dal passato, arrivare alla scelta di creare un audit è un’azione che crea scompiglio, la struttura sanitaria era un fiore all’occhiello della nostra realtà ma anche una realtà difficile fatta di piccoli feudi difficile da toccare, anche grazie a una politica compiacente. La struttura sanitaria è vista più come bacino di voti che servizio da tutelare.

Se ci sono soggetti non adeguati a dirigere determinati settori, vanno trovate altre soluzioni come in qualsiasi altra realtà seria. Le strutture pubbliche devono ancora di più garantire servizi.

Massimo Andrea Ugolini, Sds Giustizia Quando è stato avviato l’audit si è cercato di capire anche perché il  bilancio dell’Iss non venisse approvato da tempo, di mettere a fuoco le problematicità e vedere come affrontare le dinamiche in futuro, non è stato fatto per fare una caccia alle streghe. Giustamente il tribunale ha detto’ se ravvisate elementi che possono evidenziare come il personale non abbia avuto un comportamento fedele o ci siano elementi di illegalità’ bisogna segnalarlo’. Anche per capire se invece c’è stata carenza di personale, personale non adatto….bisogna capire le cause del perchè certi servizi non funzionano, questa è la ratio. Se ci sono condotte che possono portare a compiere reati, giustamente l’avvocatura di Stato farà gli esposti dovuti.

Francesca Civerchia, Pdcs

Bee verificare se ci sono evidenze di reato, assolutamente d’accordo per far emergere le irregolarità all’interno dell’amministrazione. Sicuramente non venga fatta caccia alle streghe, ma la ratio sia quella di andare a valutare e correggere le attività di tutti i servizi, non solo di alcuni. 

Adele Tonnini, Rete

Se si cercano responsabilità, saranno in capo a qualcuno. Non voglio che quando siano individuate responsabilità definitive si dica che ci sia stata una caccia alle streghe. Deve esserci consapevolezza che va cambiato un paradigma, diversamente si fanno proclami ma nella realtà non si vuole cambiare nulla. L’Iss è sempre stato utilizzato per questioni politiche, tutto viene strumentalizzato, da chi si sente colpito in fallo e non vuole azioni disciplinari.

In un contesto ammalato da tempo è bene cambiare paradigma, avviare un controllo di gestione, un audit continuativo per far emergere responsabilità. Ritengo sia stato fatto un notevole passo avanti per risolvere numerose problematiche emerse, credo si debba andare avanti cercando di migliorare tutto un sistema.

Sds Ciavatta, replica

A Zanotti, perché limitare al 2017-19?  Non per volontà punitiva, non penso ci siano dirette responsabilità politiche. E’ impensabile che un Segretario alla Sanità possa avere un controllo diretto e totale sull’Iss, non è la volontà di colpire una legislatura, ma cercare termini affrontabili in pochi mesi. Non significa che chiuso il ’19 siamo a posto, abbiamo anzi verificato che una indagine simile debba essere prevista con continuità. Andrà fatta qui una valutazione su come fare l’audit. Prevederemo nell’atto organizzativo un ufficio o un ente che svolge l’audit, ho qualche riserva sul fatto che possa essere un dipendente a farlo. Immaginavo di assegnare al collegio dei sindaci, che c’è già, anche il compito dell’audit, o comunque si deve verificare come fare tecnicamente.

Concordo ed esorto tutti perchè la relazione non si trasformi in una caccia alle streghe, sarebbe un messaggio sbagliato. L’Audit non è volontà accusatoria per i dipendenti, ma una tutela nei loro confronti.

 

I lavori della Commissione proseguono con il comma 2 “Riferimento del Segretario di Stato per la Sanità circa il piano sanitario e socio-sanitario 2021 – 2023”. Il Sds Ciavatta spiega che, a causa di rallentamenti, il piano sanitario ancora non sia pronto, ma si discute su una bozza di piano che è già stata al centro di un confrotno con gruppi politici e parti sociali. 

Infine, viene affrontato l’ultimo comma, con il “Riferimento del Segretario di Stato con delega alla Famiglia e del Segretario di Stato per la Sanità sull’ipotesi di normative inerenti le politiche di incentivazione alla natalità e relativo dibattito”.

Massimo Andrea Ugolini, Segretario di Stato con delega alla Famiglia

Il calo demografico genera effetti negativi su larga scala, la denatalità riguarda tutti gli Stati Europei, i fattori che lo generano sono diversi. Per la nostra Repubblica, secondo il bollettino statistico, dal 2015 negli ultimi 3 anni il calo delle nascite vede 235 nati nel 2018, 232 nel 2019, infine 224 nel 2020. Da gennaio a marzo 2021 le nascite sono 56, con un leggero incremento rispetto lo stesso periodo dell’anno prima (+8).

A San Marino esistono tutele per maternità, congedi parentali…strumenti che oggi richiedono una importante revisione per coordinare al meglio il sistema di sostegni economici alla famiglia 

Considerata questa necessità, in attuazione al programma di governo, con delibera è stato istituito un gruppo di lavoro per verificare le diverse normative esistenti su tali tematiche e affinchè presenti proposte di intervento su di esse. Lo studio ha avviato lo studio delle normative vigenti sulla famiglia, questoil primo step. Quindi si è avviato un lavoro che porti a interventi di modifica sostenbili, lo studio delle norme richiederà tempo e l’ausilio di esperti.

Oscar Mina, Pdcs presidente

Questo comma nasce dalla richiesta di Libera di portare in commissione un progetto di legge già depositato. Nel corso di una pre-commissione svolta abbiamo concordato, attraverso la proposta mia e del Sds Ciavatta, di svolgere questo dibattito con un suo opportuno riferimento e integrato questa lavoro già avviato con le disponiblità di Libera.

Roberto Ciavatta, Sds Sanità

Più che un riferiento riassumo le puntate precedenti: abbiamo informalmente fatto un incontro come commissione relativamente alle misure che si sta valutando di mettere in piedi rispetto alla tutela del sostegno di maternità e paternità. In quella riunione abbiamo ribadito il fatto che il gruppo di lavoro istituto con delibera per le valutazione delle normative su famiglia e maternità e natalità sta elaborando una bozza di un progetto che tiene conto anche degli articoli e delle ipotesi di intervento introdotte da Libera nel Pdl depositato a marzo. Tutto il confronto che c’è stato verteva sull’opportunità di confrontare le diverse visioni per andare in sostegno del gruppo di lavoro che in tempi brevi porterà la sua proposta. C’è piena volontà e disponibilità ad accogliere tutte le eventuali considerazioni. E’ omportante realizzare un testo unico per avere un quadro chiaro di confronto sulle misure di cui usufruire. Non avrebbe senso intervenire ora con una nuova legge, dal momento che stiamo procedendo alla valutazione complessiva della materia, ma siamo disponibili a valutare proposte per migliorare il testo normativo.

Miriam Farinelli, Rf

Non posso che valutare favorevolmente la creazione di un testo unico sulle norme per la tutela di famiglia e maternità. Questo pdl può essere un modo per venire incontro anche alle nascite e alle famiglie premature, la prematurità può sconvolere un progetto di vita. Metto a disposizione la mia competenza.

Guerrino Zanotti, Libera

Abbiamo accolto favorevolente il fatto ci fosse chiesto di non insistere per portare in commissione il nostro Pdl, in vitsta di un passaggio più organico e probabilmente più utile a dare prospettive migliori a chi si trova nelle condizioni di mettere insieme vita lavorativa e famiglia. Approfitto per dire che effettivamente il problema è di carattere sociale, sanitario, lavorativo e non ci devono essere divisioni di maggioranza e opposizione, ma va comunque rilevato che ci sono diverse sensibilità rispetto ai temi. E questo resta. Il confronto serve proprio per l’esistenza di diverse visioni sul sostegno alle donne lavoratrici e ai genitori per esempio, perché la visione della società non è così univoca su questi temi. Noi siamo quindi d’accordo e per arrivare a un risultato non insistiamo con il nostro Pdl, però non vorremmo rinunciare alla possibiltià di poter interagire rispetto quello che sarà il progetto che il gruppo di lavoro sta portando avanti, ognuno faccia la propria parte ma anche ognuno sia coinvolto. Una raccomandazione anche sulle tempistiche, nell’incontro si è parlato di settembre. Cerchiamo di essere efficienti.

Francesca Civerchia,  Pdcs

Esprimo compiacimento per la volontà di creare un prodotto normativo che vada a sanare le lacune sul discorso ‘famiglia’, condivido con Zanotti nel merito che la politica ha più punti di vista su questo tempo, ma dobbiamo trovare una quadra. Nel 2021, a seguito della pandemia, si sono presentati una molteplicità fenomeni sociali che hanno indebolito la famiglia, sempre più in solitudine a vivere le difficoltà. Un impianto normativo deve andare incontro a chi vive le difficoltà con l’offerta di risposte e servizi. Spero si possa arrivare ad un risultato prima possibile.

Adele Tonnini, Rete

La materia avrà molti spunti e temi molto ampi che dovranno confluire in un testo unico, l’ampiezza deve cogliere l’opportunità di essere condivisa con le parti politiche e con e competenze professionali sul territorio. Non c’è necessità di porre bandierine su questi temi. Trovo interessanti spunti del progetto di Libera sui congedi parentali, ma ci deve essere una prospettiva sostenibile per il bilancio dello Stato.

Maria Luisa Berti, Npr

Per apprezzare iil lavoro che sta iniziando, ci sono state situazioni di disagio che si ripercuotono su donne e minori, i più deboli. Valutiamo positivamente la volontà di lavorare su un testo unico per disciplinare la materia, offre disponibilità per dare nostro sostegno e apporto.

 

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