LAVORO. DECRETO MUSSONI: “DA’ RISPOSTA A PROBLEMI DEL PAESE” IL SEGRETARIO COMUNQUE DISPONIBILE A CORRETTIVI
Dalla maggiore flessibilita’ sulle assunzioni, con la possibilita’ di comunicazione nominativa per le aziende, all’apertura sui rapporti di collaborazione; dalle nuove regole su stage, contratti formativi e mobilita’, fino all’inasprimento delle sanzioni per il lavoro nero. Con la possibilita’ pero’ per le aziende di fare “coming out”, dichiarando di avere dipendenti irregolari e contribuendo quindi alla loro regolarizzazione. Il segretario di Stato per il Lavoro, Francesco Mussoni, presenta alla stampa il decreto d’urgenza per la semplificazione e l’efficienza del mercato del lavoro, che ha gia’ fatto infuriare la Csdl, ma anche parte della sua maggioranza. In particolare, Alleanza popolare non ha lesinato critiche di metodo e merito. Ma Mussoni tira diritto: “Un segretario di Stato non fa il coordinatore negli altri partiti”, manda a dire, sottolineando comunque di non volere scendere in polemica.
“Sostengo il dialogo e la concertazione, ma occorre dare risposte. L’urgenza del decreto nasce dalla consapevolezza della difficolta’ del momento”. E comunque, aggiunge, “il governo e i datori di lavoro lo condividono, cosi’ come due sindacati su tre, dato che la posizione della Cdls e’ diversa da quella della Csdl”. Sostegno anche dal suo partito, la Democrazia cristiana: “Il segretario Marco Gatti mi ha confortato e chiesto di andare avanti”. Il decreto, depositato l’11 luglio e adottato ieri dal governo, aspetta ora la firma dei Capitani reggenti per la promulgazione, dopodiche’ ci saranno 90 giorni di tempo per presentare osservazioni e apportare modifiche. Il documento mira in primo luogo a rendere piu’ efficiente e semplice l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, introducendo ad esempio, accanto alla richiesta generica tramite le liste di avviamento, cui potra’ iscriversi anche chi e’ in possesso di un permesso di soggiorno, la possibilita’ per un’impresa di assumere direttamente la persona nella lista che piu’ risponde alle proprie esigenze.
Dunque non una liberalizzazione, ma maggiore flessibilita’.
Rimane l’obbligo di avere la meta’ di occupati sammarinesi, ma viene introdotta la possibilita’ di scegliere il 30% dei frontalieri calcolati sull’organico sammarinese a tempo indeterminato. Ancora, prosegue Mussoni, “si apre sui rapporti di collaborazione” e vengono previsti sgravi fiscali per chi assume lavoratori che sono passati per uno stage o un contratto formativo, per chi concede un part time per motivi di cura personali o familiari, e per chi assume lavoratori in mobilita’ a tempo determinato e indeterminato. Inoltre, sempre sul fronte degli ammortizzatori sociali, un accordo tra le parti potra’ intervenire nei casi esclusi dalla legge. Giro di vite infine contro il nero con multe fino a 1.500 euro a persona, da 800, oltre a 150 euro, da 80, per ogni lavoratore. E la possibilita’ per le aziende di dichiarare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto la presenza di irregolari. “Non stiamo cambiando le regole- conclude Mussoni- siamo intervenuti sulle rigidita’ per dare risposte in un momento di grande difficolta’”. Dunque norme piu’ aperte, ma anche piu’ rigidita’ per chi sgarra. E la disponibilita’ a correggere gli interventi qualora emergano delle criticita’.
LAVORO. OLTRE 300 PERSONE IN MOBILITA’, DISOCCUPAZIONE AL 5% MUSSONI: IMPRONTATO AZIONE A DIALOGO E CONCERTAZIONE
E’ al lavoro dal 17 marzo, quando ha prestato giuramento. E da allora il segretario di Stato per il Lavoro, Francesco Mussoni, ha sposato “dal punto di vista politico la linea del dialogo e della concertazione”, mettendo in atto risposte contro la crisi che attanaglia la Repubblica. Tra queste, spiega alla stampa il diretto interessato, la costituzione l’8 aprile dell’ente pubblico “Poste di San Marino”; il decreto legge del 10 maggio per istituire il triennio di formazione professionale; quello del 27 maggio per le misure urgenti per incentivare l’occupazione giovanile, e il decreto delegato del 28 giugno per prorogare gli incentivi all’autoimprenditorialita’ dei giovani in mobilita’. L’ultimo atto e’ dell’altro ieri, il decreto d’urgenza sul mercato del lavoro che sta creando non poche polemiche. Ci sono poi le iniziative piu’ strettamente politiche, come i due tavoli permanenti sul frontalierato e sullo sviluppo economico, ma anche i 250 colloqui fin qui avuti e una “partecipazione attiva all’azione di governo”.
Mussoni ha sicuramente dovuto affrontare un fase non facile per il Titano, che non si e’ ancora esaurita. Infatti “i dipendenti in mobilita’ sono 309, con un’impennata molto significativa da aprile”, 132 le aziende coinvolte, mentre il tasso di disoccupazione sfiora ormai il 5%. I dipendenti in cassa integrazione sono invece 357. La commissione del lavoro si e’ riunita ogni 15 giorni, ricorda Mussoni, accelerando cosi’ le pratiche di assunzione di personale. Attualmente sono iscritte in graduatoria 1.955 persone, 170 in piu’ rispetto al luglio 2010: di queste 1.148 lavorano a tempo determinato e 807 non lavorano.