Consiglio Grande e Generale. Venerdi’ 30 ottobre. Seduta notturna. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. Venerdi’ 30 ottobre. Seduta notturna. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 26-30

OTTOBRE

VENERDI’
30 OTTOBRE – Notte

In
seduta notturna il Consiglio Grande e Generale licenzia i due
provvedimenti necessari alla realizzazione del progetto
imprenditoriale “polo della moda”, attraverso la ratifica del
decreto delegato n.155 e approvando con una maggioranza qualificata
la permuta inserita all’ordine del giorno.

Alla
ripresa dei lavori in Aula, concluso il dibattito e l’esame
dell’articolato,
il
decreto delegato n. 155
“Adeguamenti
normativi per l’attuazione del progetto di cui all’articolo 1,
comma 1, della Legge 7 agosto 2015 n.137” viene così
ratificato,
con 34 voti a favore, 20 contrari e un astenuto
.
Nel
corso dell’esame del testo,
all’articolo
12 “Deposito del progetto” viene approvato a maggioranza un
emendamento presentato dai gruppi Pdcs-Ns, Psd e Ap,

volto ad attribuire al
Comitato
Tecnico Valutatore il compito di eseguire “un controllo periodico
sul
buon
andamento
e sulla corretta realizzazione del Progetto nei modi e termini
previsti dal presente decreto delegato e dall’Accordo sottoscritto”.

Parimenti,
dopo un secondo dibattito, viene

approvata
la permuta

c
he
interessa la viabilità dell’area in cui sorgerà il centro
commerciale di Rovereta. Come previsto dalla legge, la permuta è
accolta con la maggioranza qualificata dei 2/3, sono infatti

45 i voti favorevoli, 11 contrari e un’astensione.


I lavori proseguono con due ratifiche di accordi internazionali:
quella
degli emendamenti apportati
all’allegato della Convenzione Monetaria tra l’Unione Europa e la
Repubblica di San Marino, firmato a Bruxelles il 27 marzo 2015 e
della Convenzione Europea per la protezione del Patrimonio
Archeologico, fatta a La Valletta il 16 gennaio 1992.
Si passa al
Comma 14, con
la presentazione, da parte del segretario di Stato per le Finanze,
Gian Carlo Capicchioni, del
Progetto di Legge
“Cooperazione Fiscale Internazionale” (1^ lettura) per cui
viene approvata all’unanimità la procedura d’urgenza.
Quindi il
segretario di Stato per il Territorio, Antonella Mularoni, presenta
al comma successivo, in prima lettura il Progetto di Legge “Modifiche
alla Legge 29 gennaio 1992 n.7 – Piano Regolatore Generale (P.R.G.)
per l’attuazione di Interventi di Sviluppo Economico” in cui è
inserita la variante per la realizzazione del Parco scientifico
tecnologico a Galazzano. Sul Pst si apre il dibattito che vede gli
interventi critici di C10 e Su a difesa del territorio. Il
segretario di Stato Marco Arzilli interviene per difendere il
progetto che sarà realizzato in un terreno pubblico, attraverso
bioedilizia- assicura- e sarà improntato alla eco-sostenibilità.
“Avrà al suo interno spazi verdi a disposizione della
cittadinanza- prosegue- andiamo a fare qualcosa che sul territorio
non avrà un impatto importante”. Infine, la seduta si chiude con
la presentazione in prima lettura, da parte del segretario di Stato
per il Territorio, del Progetto di Legge “Modifiche alla Legge
29/01/1992 n. 7 Piano regolatore Generale PRG per la creazione di
servizi utili alla Comunità e alle Imprese”.

Di seguito un’estratto
degli interventi in seduta notturna.

Comma
11.
Permute ed
assegnazioni varie/ Permuta approvata con 4
5
i voti favorevoli, 11 contrari e un’astensione.

Antonella
Mularoni, segretario di Stato per il Territorio:

“Questa permuta fa seguito alla discussione di agosto e di tutto
oggi pomeriggio. E’ una permuta per il passaggio delle aree per
quanto previsto dalla Convenzione stessa per la realizzazione del
progetto Polo della moda”.
Augusto
Michelotti, Su:

“Il posizionamento dei parcheggi risulta così funzionale solo al
polo del lusso. Si dovrebbe creare un infrastruttura minima di
supporto tale per cui il cittadino che parcheggia lì sia condotto
velocemente anche all’interno di un’altra area, per esempio
attraverso un tapis roulant o una navetta Si proceda alla permuta,
utile a definire i confini esatti del polo del lusso, io credo vada
rivisto il progetto, non la permuta”.
Giovanni
Francesco Ugolini, Pdcs:

“Raccomando il governo che i lavori siano indirizzati a imprese
edili sammarinesi e che per le assunzioni ci sia una corsia
preferenziale per sammarinesi, che i corsi di formazione con il Cfp
avvengano al più presto. Il governo deve fare in modo che San Marino
non si fermi a Rovereta e che ci sia un veloce sviluppo per il
settore turistico e commerciale del centro storico”.
Marco
Podeschi, Upr: “
Non
è un progetto che potrà cambiare l’economia sammarinese, ma è
l’unico progetto concreto, di valore imprenditoriale, portato
all’attenzione del governo sammarinese. In questo momento si parla
di permuta e Upr la voterà, in quanto ultimo tassello per la
realizzazione di un progetto imprenditoriale che auspichiamo, anche
se non lo riteniamo decisivo per le sorti del Paese ma, ahimè, è
l’unico progetto che porterà effetti positivi all’economia
sammarinese”.
Gian
Nicola Berti, Ns
:
“E’ un progetto di valenza indiscutibile, contiamo porti utilità
diretta alle casse dello Stato e che possa far comprendere a un mondo
imprenditoriale cosmopolita che San Marino è un Paese in cui fare
impresa. Non è come dice Podeschi l’unico progetto imprenditoriale
in arrivo, ci sono altre realtà che si stanno affacciando a San
Marino. Stiamo assistendo a un fenomeno di inversione”.
Marco
Arzilli, segretario di Stato per l’Industria e il Commercio
:
“Capisco che Podeschi vede una San Marino del passato, purtroppo e
per fortuna non tutto deve passare ora dal congresso e dalla
politica, credo nella libera impresa, c’è un Paese che sta
ripartendo, cominciano i numeri positivi e il settore manifatturiero
segna un più 106 dipendenti a settembre 2015 e un numero di aziende
in crescita del 6,8%, sono dati del bollettino di Statistica che
fanno capire che il Paese sta iniziando una inversione di tendenza.
La legge sullo Sviluppo sta dando i suoi frutti, ma non ci basta,
bisogna fare di più. Su questo ci sto a confrontarmi ma siamo
obiettivi e realisti. Non facciamo del male a chi viene a investire
nel Paese e a dire che non si può investire a San Marino. Mi auguro
la permuta possa passare perché è segnale di un Paese che si sta
riprendendo”.
Andrea
Zafferani, C10:
“Come
gruppo avevamo dato disponibilità a cancellarci tutti
dall’intervento, ma mi sono riscritto perché pensavo che si parlasse
di permuta, non che si osannasse l’andamento dell’economia. Leggete
il programma economico a pag. 32, i dati sull’occupazione, lo avete
scritto voi. Non si può parlare qui dei grandi risultati del
governo, credo che i cittadini sappiano come vanno le cose e come
proseguano i problemi per la mancanza di lavoro- Dopo un – 35%
salire del 5% non può renderci contenti, il tono con cui si dicono
le cose è sostanza, i dati rivelano una realtà drammatica. Non
farei certe dichiarazioni perché la gente ci ascolta”.
Nicola
Selva, Upr
:
“Anche io avevo pensato di ritirarmi dal dibattito ma devo
riprendere la parola. Abbiamo dichiarato il nostro favore alla
permuta, ma comincio a ripensarci dopo l’intervento del segretario
Arzilli. Anche io sono un ottimista e qualche segnale di ripresa lo
possiamo notare, vedi il progetto di questa sera, ma non possiamo
paragonarlo ad altro. Ci sono problemi nel Paese, siamo in piena
recessione dopo un decennio di segreterie come la sua, un po’ di
umiltà sarebbe più opportuna”.
Paride
Andreoli, Ps:

“Siamo all’epilogo di un confronto aperto da tempo.
Indipendentemente dal ruolo politico, di opposizione le nostre
posizioni sul progetto sono state molto aperte e chiare,
nell’interesse generale del Paese, guardando con riguardo a una
situazione complessa che ci troviamo di fronte. Condivido con quanto
detto oggi da Mario Venturini, ha sottolineato che questo progetto
può dare lavoro a 200 persone e può esser un grande punto di
partenza per il Paese”. Vladimiro
Selva, Psd:
“Pur
non avendo condiviso pienamente il progetto, l’opposizione ne
intravvede l’utilità e la sua importanza e sono convinto che ci sarà
perché è tema che riguarda tutto il Paese e l’immagine che vogliamo
dare a chi viene qua a fare economia. Mi aspetto responsabilità e
auspico la permuta sia accolta dall’Aula”.
Stefano
Canti, Pdcs:

“Augusto Michelotti ha fatto un’osservazione giusta sul parcheggio
pubblico. Viene costruito su un’area pubblica per tutta l’area
produttiva di Rovereta e darà risposta a tutta la zona commerciale,
ma concordo che sarà utile realizzare un’infrastruttura di
collegamento rapido, marciapiedi, piste ciclabili o collegamenti più
veloci. Mi appello a tutta l’Aula, se tutti concordiamo sulla gravità
del problema disoccupazione nel Paese, dobbiamo fare quadrato, non è
il progetto di questa maggioranza, ma è un progetto per il rilancio
del Paese. Faccio un appello responsabile a tutte le forze politiche
per approvare questa permuta”.
Antonella
Mularoni, segretario di Stato per il Territorio
,
replica: “E’ chiaro che le posizioni in Aula sono diverse sul
progetto e sono legittime. Le permute prevedono una maggioranza
qualificata dei due terzi, di 39 voti. Il percorso fatto ha
dimostrato la trasparenza e che non ci sono secondi fini, anche io
faccio un appello, questa permuta è volta a permettere una migliore
viabilità nell’area interessata, ci farebbe piacere voto sia il più
possibile condiviso, pur restando nella visione diversa sul progetto
stesso”.

Comma 14. Progetto
di Legge “Cooperazione Fiscale Internazionale”
(1^
lettura)/approvata all’unanimità la procedura d’urgenza.Gian
Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze
, dà
lettura della relazione:
La cooperazione fiscale internazionale
individua nello scambio di informazioni tra Stati la sua più
importante espressione. Lo scambio di informazioni in materia fiscale
trova la sua principale regolamentazione, tra le fonti
internazionali, nell’art. 26 del Modello di Convenzione contro le
doppie imposizioni dell’OCSE.
Gli sviluppi degli ultimi anni in
tema di contrasto alle pratiche di evasione ed elusione fiscale hanno
portato l’OCSE ad individuare nello scambio automatico di
informazioni a livello multilaterale il più efficace strumento di
cooperazione internazionale. Esso trova il suo fondamento giuridico
nell’art. 6 della Convenzione multilaterale del 1988 sulla mutua
assistenza amministrativa in materia fiscale (di seguito,
“Convenzione multilaterale”). Scopo della Convenzione
multilaterale è di consentire a ciascuno Stato contraente di
combattere l’evasione fiscale internazionale e di applicare più
efficacemente la legislazione interna in materia, nel rispetto, allo
stesso tempo, dei diritti del contribuente. Rientrano nell’ambito di
applicazione della Convenzione multilaterale lo scambio di
informazioni su richiesta, lo scambio di informazioni spontaneo, le
verifiche fiscali simultanee, le verifiche fiscali all’estero,
l’assistenza per il recupero dei crediti tributari. Lo scambio
automatico di informazioni può avvenire, secondo l’art. 6 della
Convenzione multilaterale, per talune categorie di casi ed in
conformità alle procedure determinate di comune accordo tra gli
Stati contraenti.
Il Protocollo di modifica alla Convenzione,
adottato in data 31 marzo 2010, ha adeguato le disposizioni
convenzionali agli standards di trasparenza e scambio di informazioni
accettati a livello internazionale i quali implicano, tra gli altri,
l’obbligo allo scambio di informazioni coperte dal segreto bancario,
nonché in assenza di uno specifico interesse dello Stato richiesto.
Nel contesto delle facoltà riconosciute agli Stati dall’art. 6
della Convenzione multilaterale, l’OCSE, rispondendo al mandato dei
leader del G20 di rafforzare l’azione contro l’evasione e la frode
fiscale
internazionali, ha presentato lo Standard for
Automatic Exchange of Financial Account Information, il quale
rappresenta il modello multilaterale per lo scambio di informazioni
automatico fra Stati in materia fiscale. Se, in passato, lo scambio
di informazioni su richiesta era ritenuto un meccanismo sufficiente a
garantire un certo livello di trasparenza, le peculiarità dei
fenomeni di elusione ed evasione fiscale realizzabili in un contesto
economico sempre più globalizzato e digitalizzato hanno evidenziato
la necessità di individuare strumenti innovativi: in questo senso,
lo scambio di informazioni in via automatica è ad oggi considerato
la risposta più adeguata. Gli impegni assunti dalla Repubblica di
San Marino sul versante della cooperazione fiscale internazionale
Nel
corso del 2009, la Repubblica di San Marino, a seguito degli
orientamenti in tema di trasparenza adottati dall’OCSE nell’ambito
del G20 di Londra del 2 aprile 2009, ha deciso di accelerare il
proprio percorso verso la cooperazione internazionale in materia
fiscale, con l’obiettivo (raggiunto) di essere inclusa, a pieno
titolo, tra le giurisdizioni cd. “cooperative”. Nel
contesto di tale percorso per l’adeguamento agli standards
internazionali di trasparenza e cooperazione tra Stati, la Repubblica
di San Marino ha avviato le negoziazioni per la conclusione di
trattati bilaterali sullo scambio di informazioni con un numero
sempre crescente di giurisdizioni.
Ad oggi, il Paese ha
sottoscritto circa 50 accordi specifici sullo scambio di informazioni
con molti Paesi membri dell’UE e dell’OCSE, tra cui l’Italia. Gli
accordi sottoscritti sono conformi ai principi in materia contenuti
nell’art. 26 del Modello OCSE e nel Modello di TIEA dell’OCSE del
2002, come sopra sinteticamente delineati. Non meno rilevanti
appaiono gli obiettivi conseguiti sul piano dello scambio automatico
di informazioni a livello multilaterale. La Repubblica di San Marino
ha infatti ratificato e dato esecuzione alla Convenzione
multilaterale, come modificata dal Protocollo del 2010. In data 29
ottobre 2014, durante l’incontro del Global Forum on Transparency and
Exchange of Information for Tax Purposes dell’OCSE, tenutosi a
Berlino, la Repubblica di San Marino ha espresso ufficialmente il
proprio impegno ad implementare lo Standard globale sullo scambio
automatico di informazioni finanziarie, approvato definitivamente
dall’OCSE il 21 luglio 2014, sulla base dell’art. 6 della Convenzione
multilaterale. Infine, con l’obiettivo di sviluppare le relazioni e i
rapporti di amicizia con gli Stati Uniti d’America ed assicurare una
effettiva cooperazione in materia fiscale tra i due Paesi, è stato
sottoscritto l’Accordo diretto ad agevolare l’applicazione della
normativa statunitense FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act).

Si rende quindi necessario disciplinare in modo sistematico,
esaustivo (in un testo normativo unitario) e in conformità con gli
accordi internazionali, gli impegni assunti dalla Repubblica di San
Marino sul versante della cooperazione fiscale.
Nel Titolo I della
Legge “Cooperazione Fiscale Internazionale” si dà atto
degli impegni assunti dalla Repubblica di San Marino in materia di
cooperazione, sia sul piano bilaterale, attraverso la conclusione di
accordi sulla base dell’art. 26 del Modello OCSE o del modello di
TIEA dell’OCSE del 2002, sia sul piano multilaterale, per effetto
della sottoscrizione della Convenzione multilaterale e della
conseguente adesione allo Standard globale sullo scambio automatico
di informazioni finanziarie. L’adesione allo Standard globale sullo
scambio automatico di informazioni in materia fiscale, avvenuta
nell’ottobre del 2014, così come la sottoscrizione dell’Accordo
FATCA con gli Stati Uniti, implica per la Repubblica di San Marino
l’impegno ad attuare le procedure necessarie a garantire l’adeguata
verifica e la disclosure da parte delle istituzioni finanziarie
sammarinesi nei confronti dell’autorità sammarinese competente
(l’Ufficio Centrale di Collegamento), la quale è tenuta a
trasmettere i dati ricevuti alle autorità competenti degli altri
Stati contraenti (…).
Vi è necessità di approvarla entro
l’anno, intenzione è di chiedere procedura d’urgenza per saltare la
commissione Finanze e portarla in seconda lettura nella prossima
sessione consiliare”.

San
Marino 30/10/2015/ 03

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