Conti a San Marino per la truffa ai danni della figlia della moglie defunta

Conti a San Marino per la truffa ai danni della figlia della moglie defunta

Truffa ai danni della figlia della moglie defunta, soldi in conti sul Titano

La vicenda che vede coinvolto un commerciante del maceratese di 60 anni, arriva anche sul Titano. L’uomo è finito sotto accusa per una presunta truffa ai danni della figlia della compagna scomparsa nel 2017. La vicenda è riportata da diversi giornali delle Marche, in particolare del maceratese. La donna aveva lasciato alla figlia un’eredità importante, circa 365mila euro.

La vicenda risale al 2018, quando l’imprenditore, che da anni viveva nell’abitazione della compagna, avrebbe suggerito alla ragazza di aprire un conto corrente cointestato per gestire in modo più semplice la casa e le esigenze familiari. E così era accaduto a marzo del 2018 quando la ragazza era diventata maggiorenne. Secondo la ricostruzione accusatoria su quel conto erano confluiti i 365.000 euro della 18enne, frutto dell’eredità ricevuta dalla mamma, e 11.000 euro messi dall’imprenditore.

A dicembre di quello stesso anno – riporta il sito centropagina.it – 250.000 euro vennero dirottati su un altro conto, sempre cointestato, in una banca di San Marino in cui lui aveva versato 14.000 euro. Due mesi dopo, però, cessata la coabitazione, l’imprenditore prelevò la metà delle somme giacenti nei due conti pari a 172.000 euro complessivi. Ma per l’accusa, il 60enne avrebbe avuto diritto solo a 25.000 euro.

Ora la giovane si è costituita parte civile con l’avvocato Luciano Mancinelli – sostituito dal collega Massimiliano Cingolani. Gli avvocati della difesa, Paolo Sfrappini e Ilaria Gamberini, respingono invece gli addebiti. Secondo i legali, dopo la morte della compagna l’imprenditore avrebbe continuato ad occuparsi della ragazza come se fosse suo padre, poi però lei lo avrebbe invitato ad andare via di casa e lui si sarebbe preso metà dei soldi che erano sui conti. Lo scorso 23 dicembre l’udienza davanti al Gup del tribunale Macerata, che ha disposto il rinvio a giudizio.

Il processo inizierà il 17 marzo 2022.

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