Emergono alla luce del sole contrasti all’interno della forze politiche che fanno parte
dell’attuale maggioranza di governo
nella Repubblica di San Marino, per il commissario dr. Alberto Buriani che si è dapprima dimesso e poi ha ritirato le dimissioni dopo che il
Congresso di Stato ne aveva già preso atto.
La Commissione Consiliare per gli Affari di Giustizia, presieduta da Tito Masi (Alleanza Popolare, coalizione Patto per San Marino)
ha deliberato di far indicare al Collegio Garante della Costituzionalità delle norme l’organismo competente ad esprimersi su dette dimissioni,
contro il parere dello stesso Masi, da tempo noto.
Ha detto Nadia Ottaviani (Arengo e Libertà, coalizione Patto per San Marino), a proposito di Buriani, ad Antonella Zaghini di La Voce di Romagna-San Marino: ‘non conosco personalmente Alberto Buriani, ma parto dalla sua figura di giudice alla quale do fiducia. Se ha dato le dimissioni e poi le ha ritirate, immagino che nel percorso dei chiarimenti siano avvenuti, sia con il magistrato dirigente, sia con
il Segretario alla Giustizia Casali.
Screditarlo pubblicamente non è onesto. Non gioca a vantaggio del Tribunale e di tutta la Repubblica.
Ogni contributo in questo momento è prezioso per dare le risposte che ci sono state chieste dagli ispettori del Moneyval. Settembre è vicino.
Ma c’è di più, non dimentichiamo che Buriani è il giudice naturale di diversi fascicoli importanti ai fini
dell’ingresso nella white list.‘
Insomma viene lanciato un avvertimento che sembra fare pendant di quanto ha scritto lo stesso Buriani nella lettera con cui ha ritirato le dimissioni.