Credito Sammarinese, Lucio Amati ricusa il giudice di appello, Antonio Fabbri

Credito Sammarinese, Lucio Amati ricusa il giudice di appello, Antonio Fabbri

Credito Sammarinese, Lucio Amati ricusa il giudice di appello, Antonio Fabbri

Il processo viene sospeso così come il termine di prescrizione. La decisione spetterà al Giudice per i Rimedi straordinari

Antonio Fabbri

Era in programma ieri mattina l’udienza del processo di appello sulla vicenda del Credito Sammarinese, processo per riciclaggio dei soldi di Vincenzo Barbieri, esponente della ‘ndran- gheta che fece versò nella banca sammarinese 1,3 milioni di euro, prima di venire ucciso, qualche mese dopo, in un agguato a San Calogero suo paese di origine. Secondo l’accusa i soldi, arrivatia al Credito sammarinese in contanti dentro dei borsoni trasportati dall’ex Direttore Generale Valter Vendemini, erano frutto dell’attività di narcotraffico del Barbieri. 

Dopo la sentenza di primo grado pronunciata a maggio 2018, ieri sarebbe dovuto iniziare l’appello. Tuttavia l’ex presidente del Credito Sammarinese Lucio Amati, imputato assieme all’ex Direttore e ad altri esponenti aziendali, ha presentato tramite il suo legale, Luca Della Balda, istanza di ricusazione del giudice David Brunelli.

Motivo? Secondo il difensore, il fatto che in un altro caso – quello del riciclaggio del denaro di Fabrizio Corona tramite il Cs – nella sentenza di appello il giudice Brunelli avesse espresso delle considerazioni sul ruolo di Lucio Amati in quella vicenda, pur non essendo in quel caso imputato, sarebbe motivo di ricusazione o astensione del giudice che, secondo l’avvocato difensore, avrebbe già manifestato nei confronti di Amati un convincimento.

Nella sentenza del gennaio 2015 sulla vicenda del riciclaggio dei denari di Corona, il Giudice delle Appellazioni scriveva che le prove raccolte avrebbero dovuto “escludere la buona fede dell’Amati, inspiegabilmente ‘graziato’ dal processo”. Per questo il difensore di Lucio Amati ha fatto istanza di ricusazione. Posto che il caso e i fatti all’epoca contestati sono diversi da quello di cui si discute, il giudice Brunelli, pur ritenendo che non vi siano motivi per la astensione/ricusazione, ha deciso, per questione di opportunità, di rimettersi alla decisione del Giudice per i rimedi straordinari. L’udienza è stata dunque sospesa – così come i termini di prescrizione che in tali casi non decorrono – e gli atti saranno dunque trasmessi al Giudice per i Rimedi straordinari, Vitaliano Esposito.

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