David Oddone di La Tribuna Sammarinese: Silva contro Podeschi

David Oddone di La Tribuna Sammarinese: Silva contro Podeschi

La Tribuna Sammarinese (5 agosto 5 2016)

San Marino. Archiviata querela per truffa aggravata contro Claudio Podeschi

 
David Oddone
Proseguono gli scambi di accuse dei vari protagonisti della cosiddetta “Tangentopoli” sammarinese che provano a fare valere le proprie ragioni in Tribunale attraverso i mezzi difensivi a disposizione. Fece qualche tempo fa particolare scalpore l’iniziativa legale messa in campo dall’ing. Pietro Silva che querelò il 15-10.2015 Claudio Podeschi, accusandolo di truffa aggravata e continuata ai suoi danni, nonché di appropriazione indebita aggravata. Tale querela con decreto dello scorso 17 giugno è stata archiviata dal Commissario inquirente. I legali di Silva si sono tuttavia opposti: arriva ora la decisione del Giudice delle appellazioni penali che di fatto conferma la bontà della decisione del magistrato e conferma dunque l’archiviazione della querela.
Silva nella denuncia sostiene che Podeschi lo abbia raggirato fino alla concorrenza della imponente somma di euro 8.950.300,00, che il querelante conferma movimentati per contanti, tramite consegna di libretti al portatore, per acquisto auto, per altre somme anticipate. Podeschi viene altresì accusato di aver truffato il querelante, prospettando investimenti ed iniziative economiche rilevantissime, fasulle e rivelatesi inesistenti, al solo fine di incamerare denaro, utilizzato in proprio per fini di arricchimento personale. Per quanto concerne l’importo di euro 1.336.400 e di euro 409.000 il querelante ha già avviato apposito procedimento civile al fine della restituzione delle somme.
Detto questo vediamo le motivazioni con le quali il Giudice superiore ha respinto il ricorso di Silva. L’esposto si caratterizza – rileva il magistrato – per l’assoluta genericità delle accuse formulate nei confronti di Podeschi così come generica risulta essere la provenienza della totalità dei finanziamenti a disposizione della Fondazione per la Promozione Economica e Finanziaria Sammarinese provenienti da non meglio specificati “stranieri finanziatori”, “investitori”, presunte “Aziende leaders mondiali”, senza alcun riscontro di carattere soggettivo ed oggettivo. Il Giudice delle appellazioni penale osserva inoltre come sia del tutto condivisibile la premessa del Commissario inquirente secondo cui l’esposto, anche nel suo costrutto logico, si configura come un’ iniziativa di carattere difensivo soprattutto in relazione procedimento penale che sta affrontando lo stesso Silva. Il Giudice ammonisce inoltre dall’evitare illogiche e illecite duplicazioni istruttorie, nocive per le oggettive finalità della giustizia penale. Sono totalmente condivisibili – rileva ancora il Giudice – anche le conclusioni del Commissario della legge quando rileva che l’esposto in esame non contiene fatti nuovi e alcuna nuova notizia di reato, rispetto a quanto è stato oggetto e presupposto del rinvio a giudizio. È inconsistente la contestazione di un presunto pregiudizio dell’Autorità Inquirente, considerato che la disposta archiviazione non comporta di per sé alcun pregiudizio di merito nei confronti di tutti gli argomenti che in concreto hanno potuto, e potranno, essere utilizzati dal querelante nell’ambito dei procedimenti penali pendenti. Le argomentazioni del Commissario della legge, secondo cui: “Deve ritenersi che le eventuali argomentazioni difensive che Pietro Silva intenda rappresentare a proprio favore, a fronte della intervenuta contestazione di associazione a delinquere e riciclaggio, in relazione alle medesime circostanze per cui è in questo procedimento sporta denuncia-querela di truffa ed appropriazione indebita, debbano essere spese nel dibattimento conseguente al rinvio a giudizio nei confronti dello stesso Silva (e di Claudio Podeschi), piuttosto che determinare, in sede istruttoria, una parallela nuova disamina funzionale ad una sorta di rivalutazione dei presupposti soggettivi ed oggettivi che sono già stati vagliati in funzione del rinvio a giudizio formulato nel p.p. 306/2010 e riuniti”. In parole povere la querela contro Podeschi rappresenta per i Giudici solamente un espediente difensivo e una duplicazione di un procedimento già esistente. I fatti  dovranno essere chiariti durante il dibattimento dell’ormai noto procedimento sul “Conto Mazzini” tuttora in corso.

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