A Forlì informazioni su informazioni
Presso la procura di Forlì sulla Repubblica di San Marino si
sono accumulate informazioni su informazioni: dapprima il caso Asset Banca, poi
Varano, poi Credito di Romagna – Ibs.
Il procuratore Fabio Di Vizio nelle sue indagini non ha
incontrato ostacoli di sorta fino ad eseguire, a quanto pare, intercettazioni telefoniche anche da sammarinese a sammarinese (Matteo
Mularoni-Barbara Tabarrini). Fino a stabilire un collegamento anche personale
con i giudici del Tribunale sammarinese ed alla luce del sole (Rita Vannucci).
Di Vizio, all’occorrenza, ha proceduto, senza la reazione di alcuna protesta formale o informale, ad
arresti di sammarinesi con modalità,
diciamo così, discutibili: ad esempio
quello di Stefano Venturini
o di Gilberto Ghiotti.
Di Vizio ha attinto informazioni sul sistema finanziario
sammarinese direttamente da cittadini italiani in servizio a San Marino come
Stefano Caringi, Luca Papi e, forse, Biagio Bossone, ai vertici di Banca
Centrale, che si sono presentati come vittime (mobbing) dei politici sammarinesi.
Da ultimo – è notizia di questi giorni – il dr. Fabio Di Vizio sta sfruttando l’arbitraggio, offertogli su un piatto d’argento, sulla ventilata azione di responsabilità della
Fondazione San Marino (Tito Masi) nei
confronti degli ex amministratori della
Cassa di Risparmio (Mario Fantini) nominati, a suo tempo, dalla Fondazione
stessa, proprietaria di detta Carisp, la più grande e storica banca della
Repubblica di San Marino.