Diocesi San Marino Montefeltro, omelia di Natale di Mons. Turazzi

Diocesi San Marino Montefeltro, omelia di Natale di Mons. Turazzi

Omelia nella Messa della Notte di Natale

Pennabilli (RN), Cattedrale, 25 dicembre 2023

Quest’anno, con gli agghiaccianti avvenimenti che si susseguono, il mio messaggio è un invito alla riflessione, all’impegno e alla preghiera. Può il nostro Natale essere felice di fronte all’infelicità del prossimo che è infelicità di fratelli nostri?

Ci interroghiamo sul senso del Natale se mettiamo in relazione le tragedie che il mondo attraversa con l’inno che gli angeli cantano sulla grotta di Betlemme: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».

  1. La riflessione

La nascita di Gesù, del Figlio di Dio divenuto figlio di Maria, è stata voluta per iniziativa di Dio, dopo la fonte di ogni male che è il peccato, per estinguere l’odio e la morte, e instaurare la riconciliazione tra Dio e gli uomini, degli uomini tra loro, degli uomini con tutto il creato.

Gesù, venuto tra noi come uomo, a nome degli uomini, dà gloria a Dio e, venuto da Dio, reca a noi uomini l’assicurazione dell’amore di Dio e della pace. È nato per distruggere alla radice la causa di ogni discordia, inimicizia, opposizione, odio e morte e per ristabilire rapporti di comunione, di perdono, di riconciliazione. Per questo egli è nato. Per questo ci ha dato la sua vita: egli è nato per la vita! Scrive san Paolo: «Con lui ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati…» (Col 2,12). Di più: «In Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati i vicini… Egli, infatti, è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia… facendo la pace» (Ef 2,13-25). Gesù è nato per questo, anche se il male percorre ancora così crudelmente la terra, insanguinando l’umanità. Perché? Azzardo una risposta: molti non hanno accolto il messaggio di Gesù; molti non hanno voluto continuare la sua opera e la sua missione; molti si sono allontanati da lui; molti ancora portano il suo nome, ma senza la passione e lo slancio necessari.

  1. Impegno

Occorre aderire a lui, a cominciare dalla riconciliazione con lui, accettandone il dono e tornando a riconciliarci con noi stessi, sanando le ferite di una rottura che ci lacera al nostro interno.

È urgente e costruttivo partire dalla riconciliazione tra noi, ritrovandoci sul piano della comune dignità, della comune origine (siamo fratelli tutti) e del comune traguardo. È necessario riscoprirci uguali, bisognosi gli uni degli altri. Perché contrapporci? Perché volerci male? Perché non collaborare? Cristo è nato per averci suoi collaboratori nell’impegno autenticamente umano di operare la pace. Incominciamo con l’educarci a sentimenti di generosità dentro di noi e a manifestarli attorno a noi nell’ambito del nostro quotidiano. Introduciamo nella famiglia, nella società e nell’umanità tutta uno stile umano di vedere, giudicare e agire per fare della nostra società un organismo convergente al bene, al bene di ognuno e di tutti. Per una superiore qualità della vita. Nell’amore, per una civiltà dell’amore.

  1. Preghiera

Ma forse di tanto non siamo capaci… Allora la nascita di Cristo ci invita alla preghiera per avere con la luce la forza della riconciliazione, la quadruplice riconciliazione: con Dio, con noi stessi, con gli altri, col creato.

Preghiera, perché sia lui il Signore a riportarci sulla via del ravvedimento, del riavvicinamento, del dialogo; perché sia lui ad ispiraci, a guidarci, a supplire alle nostre fragilità; perché sia lui la nostra pace.

Preghiamo anche per quelli che dimenticano la propria e altrui umanità, affinché comprendano la necessità delle elementari esigenze della giustizia e dell’amore.

Alla preghiera ci invita il Natale di Gesù. Per questo è nato. Preghiamo perché il dono della gioia e della grazia del suo Natale sia dato alle famiglie, ai piccoli, agli anziani, agli ammalati, ai poveri, a tutti senza distinzione. Pregare per far posto nel cuore all’ospitalità, alla cura vicendevole.

A noi e a tutti, o Signore Gesù, concedi la tua riconciliazione. Lavoreremo con te a dar gloria a Dio e a dare pace agli uomini che tu ami. Buon Natale

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