Domani la CSU
sottoscriverà il rinnovo del Contratto dell’artigianato con l’UNAS
19
novembre 2012 – Il
via libera alla firma è giunto lo scorso giovedì 15 novembre dal Direttivo
della FLI, che in serata, con una sola astensione, ha approvato il testo per il
rinnovo del Contratto dell’artigianato, un settore tradizionale dell’economia
sammarinese e che occupa circa 700 addetti.
Domani (martedì 20 novembre) alle 11.00
presso la sede dell’UNAS, il rinnovo contrattuale verrà sottoscritto da
CSdL-CDLS e dalla stessa UNAS, aggiungendo un altro elemento di stabilità al
sistema economico, quale è il rinnovo dei contratti di lavoro. Resta ferma
l’entrata in vigore subordinatamente all’approvazione da parte dei lavoratori,
attraverso il referendum sui posti di lavoro, che si terrà non appena concluso
quello per il settore industriale. La FLI esprime soddisfazione per un accordo
raggiunto in tempi brevi e senza alcuna conflittualità, con contenuti positivi
per i lavoratori e le imprese.
Ecco i punti salienti del rinnovo
contrattuale.
Campo
di applicazione del Contratto
Potranno applicare il Contratto UNAS
anche le attività artigianali che si trasformano in s.r.l., purché almeno il
51% delle quote siano possedute dall’ex titolare di licenza e/o dai parenti più
stretti e non abbia più di 20 dipendenti. I soci e l’Amministratore devono
comunque essere tutti sammarinesi o residenti ed almeno uno di essi, avente non
meno del 25% delle quote, deve svolgere personalmente l’attività aziendale.
Aziende che si sono trasformate in
s.r.l. in precedenza e che applicano un Contratto diverso, se aventi le
caratteristiche sopra indicate, potranno aderire a questo Contratto solo con
accordo sindacale che mantenga le eventuali condizioni di miglior favore esistenti.
Durata
Dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2014.
Orario
di lavoro, Riduzione Orario di Lavoro, flessibilità e turni
L’orario resta di 40 ore settimanali con
120 ore di riduzione di orario annuali, da utilizzarsi nei periodi di minor
lavoro oppure retribuite a fine anno se non godute. Tali ore sono maturate in
proporzione alle 40 settimanali anche per i settori classificati dalla legge 17
febbraio 1961 n. 7 come lavoro discontinuo o di attesa.
Lavorando 1560 ore ordinarie all’anno,
in luogo di quanto previsto nel Contratto Industria a fronte di 1600 ore, si
maturano 8 ore di permesso retribuito. Tale permesso viene riconosciuto in
sostituzione del salario variabile previsto dal Contratto sottoscritto per il
triennio 2002-2004.
La flessibilità può essere svolta per un
massimo di mezz’ora dal lunedì al venerdì e per non più di tre mesi all’anno
per far fronte alle fluttuazioni del lavoro e ridurre il ricorso alla CIG. Non
sono previste maggiorazioni perché le ore vengono retribuite quando svolte, con
le relative coperture sociali (assenze indennizzate dall’ISS), come avviene da
decenni nel settore dell’edilizia ed affini.
È introdotto il diritto alla pausa di
mezz’ora per chi svolge turni di lavoro superiori a 6 ore consecutive,
analogamente a quanto previsto in altri settori.
Retribuzioni
Considerato che con l’UNAS è stato
sottoscritto nel 2009 il Contratto sulla base dell’accordo tripartito (1,6% per
il 2009 e 2,1% per il 2010), per il 2011 non è previsto alcun aumento, mentre
per gli anni successivi vengono parificate le retribuzioni con quelle previste
dal Contratto Industria (sono uguali da decenni).
Per il 2012 è previsto un aumento
dell’1,962%, a decorrere dal 1° gennaio, per cui dovranno essere corrisposti i
relativi arretrati.
Dal 1° gennaio 2013 l’aumento è del 2%,
mentre dal 1° gennaio 2014 è del 1,5%. Anche in questo Contratto è stata
prevista una verifica rispetto all’inflazione del biennio, tenendo conto
dell’andamento dell’economia nazionale ed estera, con relativi eventuali
arretrati fino ad un massimo del 3% annuo.
Festività
In caso di abrogazione o spostamento
alla Domenica da parte del C.G. e G. di alcune festività, queste verranno
compensate da altrettante ore di riposo (8 ore per quelle che sono sempre
infrasettimanali e 6 ore per quelle che sono in data fissa e quindi a
scorrimento sulla settimana).
Rappresentatività
Sono stati definiti i criteri generali,
da sottoporre al nuovo
Governo, di una ipotesi di riforma per l’applicazione erga
omnes dei Contratti di Lavoro, attuabile se sottoscritti da soggetti aventi una
effettiva rappresentatività (certificabile ad esempio attraverso il versamento
delle quote associative) del settore di riferimento o dell’intera forza lavoro
e/o delle attività economiche. Gli iscritti qualificati per il riconoscimento
giuridico o per la definizione di soggetto datoriale rappresentativo sono
quelli che abbiano almeno un dipendente.
Segreteria
FLI/CSU