Reggenti e governo di San Marino incontrano il premier inglese Johnson a Londra: sul tavolo due importanti accordi

Reggenti e governo di San Marino incontrano il premier inglese Johnson a Londra: sul tavolo due importanti accordi

San Marino–Gran Bretagna, avanti verso due storici accordi bilaterali in materia economica.

“La bandiera della Repubblica di San Marino sul pennone di Westminster insieme a quella del Regno Unito e della Repubblica di Ucraina ad accogliere gli Eccellentissimi Capitani Reggenti proprio nel giorno in cui il Parlamento britannico affronta il dibattito sulla tragica situazione in Ucraina e le misure da adottare per fermare la guerra”, si legge in una nota istituzionale.

E la Repubblica di San Marino, “per voce sei suoi capi di Stato, è portatrice qui, nella più alta sede democratica della Gran Bretagna, di un messaggio di pace, di dialogo e di confronto, che deve prevalere su ogni genere di azione militare”.

Insieme ai segretari di Stato agli Esteri e al Lavoro e al presidente della Commissione Affari Esteri, la Reggenza “ne ha parlato con il presidente della Camera di Lord, John Mc Fall di Alcuith, auspicando azioni comuni per fermare il conflitto e favorire il raggiungimento di accordi fra le parti”.

Un tema affrontato “anche nel colloquio con il primo ministro, Boris Johnson, che pochi minuti prima aveva relazionato all’aula parlamentare sugli effetti dell’invasione russa in Ucraina”.
La Reggenza “ha sottolineato lo status secolare di neutralità e non belligeranza della Repubblica e la sua naturale vocazione al dialogo e al rispetto dei diritti”.

Il premier inglese “ha manifestato il suo personale apprezzamento per la posizione assunta da San Marino in merito al conflitto in corso e valutato positivamente l’allineamento politico fra i due Paesi”.

Inoltre, “accolto con grande favore, da Boris Johnson, il percorso avviato per l’adozione di due storici accordi fra San Marino e Regno Unito, in materia di protezione degli investimenti e contro le doppie imposizioni fiscali; intese sulle quali il primo ministro britannico ha espresso il suo convinto assenso per la sottoscrizione”.

Due convenzioni “strettamente correlate che promuoveranno gli scambi fra i due Paesi e contribuiranno significativamente allo sviluppo reciproco delle due economie“.

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