Umberto Eco è salito in questi giorni a San Marino in ‘forma ufficiale’ fino ad essere ricevuto in udienza dai Capitani Reggenti.
Il che da tanto tempo non avveniva, pur essendo stato, Eco, il fondatore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.
Il fatto, al di là delle contingenze del salone del libro di Torino e del Fondo Young, una collezione che è stato acquistata da San Marino nel 1991, proprio su proposta di Eco, fa pensare quasi alla volontà di dimostrare una vicinanza alla Repubblica che ha, in questo momento, un assoluto bisogno di ricostruire la sua immagine e la sua considerazione presso gli italiani.
Operazione, ad esempio, cui collaborò moltissimo Giosué Carducci negli ultimi decenni dell’Ottocento.
Carducci, dopo esser salito sul Titano in occasione della cerimonia di ingresso dei nuovi Capitani Reggenti nel 1871, cominciò ad affiancare il collega universitario Pietro Ellero, nel sostegno alla intellighenzia sammarinese protesa a guadagnare la fiducia e quindi il sostegno degli italiani, davanti al progetto del governo romano di completare la unificazione della penisola, lasciata in sospeso, nel 1861, a causa di Napoleone III.