L’editorialista de L’Informazione di San Marino, Alberto Chezzi, si interroga su come e in che modo il nuovo governo che, tra l’altro, deve ancora formarsi, riuscirà, se ci riuscirà, a far uscire San Marino dalle attuali secche economiche e finanziarie:
Alberto Chezzi – L’Informazione di San Marino: “Fare… ma bene”
(…) Poiché non arrivano segnali positivi sulla sottoscrizione dell’accordo contro le doppie imposizioni da parte italiana e alla conseguente uscita dalla black list, l’attenzione non potrà che essere rivolta all’interno del sistema. Non appena sistemati gli equilibri di governo con l’assegnazione delle Segreterie di Stato lo scontro al quale assisteremo in primissima battuta, non potrà che essere quello sul bilancio dello Stato. Il dilemma che il nuovo governo dovrà affrontare fin da subito
è la scelta se aumentare le imposte e contemporaneamente indebitare lo Stato in maniera strutturata per mantenere l’attuale livello di stato sociale oppure se procedere in maniera celere a una riduzione rilevante di tutte le spese. La scelta migliore e la più efficiente è sicuramente quella del taglio delle spese. (…)
La scelta più probabile sarà invece quella di elevare l’imposizione e indebitare pesantemente la Repubblica. Non s’intravede la volontà, da parte della politica, di andare a urtare più di tanto la sensibilità dei dipendenti della PA e della potente lobby delle rappresentanze sindacali della CSU. (…)
Sarà interessante vedere come i due movimenti civici, affermatisi a pieni voti raccogliendo gran parte del voto di protesta, condurranno la loro azione politica di opposizione. Se quella dell’opposizione in generale sarà un’opposizione fattiva oppure censoria di tutti i comportamenti e gli atti della restante parte del Consiglio Grande e Generale. Sarà interessante vedere anche come i movimenti e le forze politiche che sono rimaste escluse dal parlamento sammarinese, si approcceranno alle scelte del prossimo esecutivo. (…)
