Evasione da 30 milioni, coinvolta anche azienda di San Marino

Evasione da 30 milioni, coinvolta anche azienda di San Marino

Rassegna Stampa -Evasione da 30 milioni, inchiesta da Catania arriva anche sul Titano

L’operazione denominata “Ultimo brindisi” vede coinvolta una azienda di San Marino riconducibile a una presunta organizzazione criminale con a capo il figlio incensurato di un esponente mafioso

ANTONIO FABBRI – E’ stata denominata “Ultimo Brindisi”, l’operazione, frutto di una indagine partita due anni fa, condotta dalla Guardia di finanza di Catania, coordinata dalla Procura di Palermo, nei confronti di un’organizzazione che avrebbe illecitamente commercializzato bevande in Italia evadendo l’imposta sul valore aggiunto (IVA). Di mezzo anche una azienda del Titano che di fatto faceva, per l’accusa, da sponda alle triangolazioni. Secondo gli inquirenti a capo dell’associazione per delinquere ci sarebbe un 41enne incensurato figlio di un esponente del clan mafioso Santapaola attualmente detenuto in regime di 41bis nel carcere di Sulmona. Contestati anche l’acquisto senza IVA di merci falsamente destinate all’estero, il mancato versamento in Italia dell’imposta sugli acquisti provenienti da San Marino. (…)

Vicenda che, per tipologia di merce, richiama alla mente antiche triangolazioni “Long drink”.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino

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